ai6 Tiene sua altezza con Svizzeri buona confidenza e lega , e massime con li cantoni cattolici, con obbligo di dar loro ordinariamente tratta di certa quanlilà di grani, ed in tempo di guerra a difesa trecento cavalli, ed essi medesimamente a difesa ottomila fanti, cioè cinquemila Bernesi e tremila Vallesani, ed alcuni pezzi di artiglieria. Per quanto da segreta via ho potuto intendere , questa buona intelligenza con Svizzeri sarà sempre di reputazione al duca , e lo dimostra l'esempio delle cose; percbè sino die il duca Carlo suo padre ebbe lega con essi stette sempre pacifico nello stalo suo, e rotta che l’ebbe non pagando le pensioni, e conseguentemente mostrando di curar poco la loro amicizia, alla venula del re Francesco perdè subilo lo stalo, non solo per non essere difeso dagli Svizzeri , ma perchè essi medesimi in buona parie glielo presero, dicendo di volersi pagar dei debili vecchi. I Genovesi hanno ferma opinione che il sig. duca abbia mala volontà contro di loro, e tra le altre cause sospettano per lo desiderio che i Savonesi hanno di ritornare, come furono allre volle, sollo Savoja, per levarsi, come loro stessi dissero a me più di una volta passando io di là nel viaggio di iNizza, dalle ingiustizie e crudeltà di quelli che governano Genova ; avendogli come è noto, i Genovesi atterrato quel bellissimo porto, e levatogli la mercanzia del tulio, ed obbligali a condurre le loro piccole entrate a Genova, e poi nel tornarle a Savona postovi un grandissimo dazio, ed altri simili e peggiori trattamenti. Ma non avendo sua altezza pensieri di questa na-lura (almeno non lasciandosene intendere a persona del mondo ) ancora che poco li stimi per il mal go-