237 replicherò quello che compitamente dalli chiarissimi miei predecessori fu riferito in quest’eccellentissimo Senato, ma dirò in una sola parola, che sempre fra quei principi e questa eccellentissima signoria è stala vera pace ed esemplare unione, e sempre 1’ uno è stato solito a procurare il beneficio dell’ altro, giurando la fortuna comune; e se in alcun principe giammai fu vero zelo di conservarla , e, se possibile fosse, di accrescerla, è, come dirò più basso, nell’altezza del duca presente. Del ragionar del quale farò la relazione mia, lasciando anco da parte il dichiarare ed il descrivere la persona sua , poiché deve essere bene impressa nella memoria di vostra serenità, e di vostre signorie eccellentissime, avendolo due volte veduto fa milia rissi marnante in poco tempo in questa città, e insieme conosciuto in gran parie il procedere e 1’ottima disposizione sua verso questo serenissimo dominio, rappresentata anco a vostra serenità in infinite mie lettere. Ma venendo a ragionare delle virlù e nobilissime qualità dell’animo, della fortuna e del valore di sua altezza il duca, quale alli 4 luglio finiva quarantotto anni ' sano, robusto e con molto vigore, dirò, con pace delli altri principi, che per pietà e religione, per giustizia e valore, che per isperienza e giudizio nelle cosediguerrj, è stato veramente singolare e stimato dai maggiori principi per tale. Di natura fu sempre inclinatissimo alla religione; ne fu sempre zelantissimo nell’educazione il padre, ch’ebbe per cognome il Buono, e la madre, che fu di casa di Portogallo, sorella della moglie dell'imperatore Carlo V, principessa religiosissima. 1 EtuuiHiiuel Filiberto era -fiato addì 8 di luglio i5j8.