4o8 salvaticine, terrestri e volutili, più buone ed in maggior quantità di quello che abbia alcun paese d'Italia. Di maniera che si può con verità dire cbe a Ferrara non manchi nessuna cosa , non dirò per necessità del vivere umano, ma per le delizie dei principi e per gli appetiti di tanti e delicati cibi. A questo paese l'arte e l’ingegno ha duto grandissimo beneficio; poiché ultimamente verso il mare è stato ridotto a coltura un paese di cinquanta miglia di lunghezza e sessanta di larghezza incirca, il qual tutto era valle e paludi. Del qual paese sua eccellenza trarrà molto utile, perchè la possessione del terzo è sua propria sorte ; del rimanente ne avrà quel benefizio, che hanno i principi delli loro stati. Ferrara e la Romagna sono feudi di Santa Chiesa e ne paga il duca, ciascun anno, sei mila ducati di censo al papa. Col ferrarese confina il papa per mezzo di quel di Ravenna e di Bologna; il ravennate è assai lontano, ma il bolognese si accosta a quattro miglia alla città di Ferrara. Confina parimente la serenità vostra con le ville del Polesine a otto miglia dalla città suddetta. Il conte della Mirandola confina con quelle del Bondeno, castello del ferrarese ricco e popolato assai. Il signor duca di Mantova confina per ultimo con la Stella, il qual luogo il marchese Ercole de Contrarj ha in feudo da sua eccellenza. Modena pure è città molto antica ed onorata ed era già a tempo dei Romani capo dell’impero di Lombardia, allora nominata Gallia Cisalpina. È città munita ,grande, popolata e bellicosa. 11 paese è parte campestre, fertile specialmente di buoni e delicati vini, parte montuoso. In parte, che è nominato il Frignano, vi è