257 opinione comune che s’intendesse con Francesi, perchè restò chi ebbe quel luogo di fermo al soldo di quel re. Questa fortezza il signor duca, subito venuto in ista-to, 1’ ha rinnovata e ridotta alla moderna , mettendovi dentro un presidio di cinquecento fanti con buona artiglieria, e avendola ben fornita d’ogni altra sorte di munizione. Ha pur fatto alla Bressa una gran cittadella, ove mantiene il duca un ordinario presidio didugento cinquanta fanti, ed è essa anche ben fornita. Verso Svizzeri aveva cominciata la fortezza dell’Annunziata, ma per la lega fatta con loro non ne farà altro. Queste sono le fortezze che ha il signor duca di là da’ monti. Fanteria, nò cavalleria non nè ha di alcuna sorte per le ragioni già dette dissopra. In Piemonte ha molte fortezze, poiché ha avuto mira di fortificarsi contro Francesi, che potessero venire pel Delfinato, o per la Savoia, o per la Provenza calando nel marchesato di Saluzzo; contro Spagna per lo stato di Milano; contro Genovesi e Monferrato. Per principale ha la città di Torino, forte con alcune caseinatte ed altre sorti di nuove difese, d’invenzione ili sua altezza, che suol dire che non ha cosa più cara, dopo il principe, di quella cittadella, e che questa è la più preziosa gioia del suo tesoro. Non vi manca di spesa ed assidua diligenza , purché si riduca a compita perfezione, così quanto alla fortezza come quanto all’ornamento. Vi tiene un presidio di du gento cinquanta soldati, ed è fornita in copia di bellissima artiglieria. Ha fatto governatore di essa il colonnello Guido Piovene, contro il consiglio d’ognuno, che dissuadevano sua altezza dal dare le chiavi dello stalo in mano d’un forestiere e suddito d’ un altro prin- l’al. V. ij