102 rispondervi; ma se a tempo e eoa buona occasione sente lodar qualche operazione sua, non solamente l’ascolta volentieri, ma facilmente si affeziona a quella persona che la dice, credendo che tutto proceda da buona volontà verso di lui. Avendo detto abbastanza della persona del signor duca, dirò ora delia corte che tiene, la quale è veramente molto onorata ; e prima consiste in due guardie, una di sessanta arcieri a cavallo, l’altra di sessanta archibugieri a piedi, vestiti tutti della sua livrea , che è di giallo e negro; e soleva tener un’altra guardia d’ar-chibusieri a cavallo, e le due di maggior numero di quelle che tiene al presente. Ma avvedutosi di far troppa gran spesa , s’ è ridotto nelle due delle qualità, che ho già detto. Tiene una scuderia di cavalli per ordinario assai onorata: ma perché dona facilmente via i buoni cavalli resta spesse volte con pochi , e quelli sono i cortaldi , che usa nei viaggi e nelle cacce. Per governo di questa scuderia , oltre alli servitori che governano i cavalli e li cavallerizzi cheli tengono esercitati, ha il gran scudiero che è uno dei principali gentiluomini di Piemonte ad-dimandato il signor Roberto Roer, cavalier dell’ordine del re di Francia ; questo carico di gran scudiere è uno dei principali uilizj della corte, e si dimanda per ordinario da tutti monsignor il grande. Il carico suo principale è, oltre alla sopraintelligenza di tutta la stalla, aver particolar cura della cavalcatura , che serve per li) persona di sua eccellenza ; la qual prima che gli sia presentata vede minutamente che non le manchi alcuna cosa , e quando vuol montare a cavallo gli tiene sempre la staffa , e cavalcando gli va sempre innanzi, dimodoché tra lui e il signor duca non vi sia alcun altra pei-