Vifordini nel mar.tjio ¿ella guitta ne'primi anni, Ineentrr Je'timatt di Tcmnfv Merefini . ¡^ifeint lette dell* Çtrtr diCt-ftar.tinepeli dell'efp»• ¿ruttone di Çsndis • i DELL' HISTORIA VENETA provedimenti. Unite poi valide forze non il sfuggirono i disordini infcparabili da novelli armamenti . Poca difciplina nelle Militie, irrefoluto ne’Capi Superiori il coniìglio, & il comando, lenta negl’inferiori l’elTecutione , abborriti i cimenti 'y furono perciò le cofe publiche per qualche tempo languidamente trattate. L’Armata numerofa di Legni y ben proveduta di genti con inopportune dilationi immobile al Zante fù tarda aìoccorii della Canea, e gionta poi alla Suda non usò la congiuntura propitia per la ricupera della perduta Piazza ► Migliorata però la direttione , e ravivato lo fpirito da alcuni incontri fortunati , e particolarmente da quello di Tomaio Morofini , che con Nave fola refiilè r & afflifl'e l’armata intiera Ottomana : Conofciuti efler i Turchi vincibili » fucceiTe nel Regno la coraggiofa difefa di Cangia , e poi in mare una lunga ferie di vittorie , che con terrore dell'inimico illuÌlrarono le armi Venete. Ma quelle profferita poco giovavano alla fomma delle cofe, poiché mancando alla Republica le forze per ifcacciar l’inimico da luoghi occupati, i fatti fegnalati nel mare fervivano più alla gloria dcll’armi, che al fine della Guerra * Procurò più volte il Senato, fuperando il proprio potere, unir Militie , e Capi anco dalle più lontane Provincie d’Europa j e con im-menfa profufione d’oro, e con l’aiTiflenza de’poderofi ajuti de’Prcncipi amici fi tatuarono la ricupera della Canea , e lefpugnatione di Candia nova, e l’abbattimento del Campo Turchefco, ma non fù poflìbile cambiar la fortuna di quel Regno deftinato alla foggettione degl’Ottomani. Emendo dunque la Republica impotente à ricuperar il perduta, ma collante à non ceder ciò, che pofledea, procedeva con lentezza la guerra. Ma i Turchi fianchi dal lungo incom-modo, e dal continuo confiamo di genti e d’armate, rifen-tendo il pregiuditio della loro dignità nel lungo impegno, rifolverono unir tutte le forze di quella vaila potenza per terminarlo. Celiata però la guerra d’Ungheria, fù deliberato il paflaggio del Primo Vifir aH’efpugnatione di Candia. Trasportò quel Supremo Miniftro in quell’lfola tutto il fiore del-1 Ottomane militie, un popolo iutiero di gualcatori, apparato immenfo di bellici iftrumenti , abbondanti provifioni di