3i putalo quasi un ordinario di quindici scudi il giorno per il companatico della sua tavola e delli gentiluomini che lo servono. Quanto alle cose di stato e di giustizia, sua eccellenza risolve molte cose di quelle, che sono veramente di stato e d’importanza, non in questo consiglio, ma con pochi e molte volte da sè solamente, e scrive let-tere di propria mano, principalmente nelli negozj di I Spagna; pure il conte di Stroppiana suo gran cancellie-| re, e Fabri segretario molto favorito ne son partecipi di gran parte: appresso questi vi sono poi due altri se-I cretarj, Maurizio e Ponziglione, uno per 1’ espedizioni Ì! di Savoja , e l’altro per quelle di Roma, ma in fatti nè l’uno nè l’altro di questi sono partecipi delle cose d’importanza. Il gran cancelliere ed i segretarj hanno medio-- ere provvisione per l’ordinario; ma per l’estraordinario guadagnano assai bene, massime i favoriti, che sono ben presentati. Il sigillo della cancelleria può importare circa quarantamila scudi l’anno; ma il signor duca vuole questa utilità per sè, e la deputa a diverse spese stravaganti, che occorrono. Gli ambasciatori negoziano sempre con sua eccellenza , fanno proposte ed hanno le risposte da lui e le i deliberazioni, senza che abbino da parlar con altri dei suoi consiglieri. E perchè sua eccellenza non si fida , nè promette molto del valore de’suoi ministri, però vuol * saper ogni cosa, e intervenire in tutto. Per il che segue, ! che 1’espedizioni de’negozj de’particolari, vanno tardi in quella corte, massime che non vi è poi in effetto I uomo di gran maneggio e di molto spirito, che avuto l’ordine dal duca sappia fare molte espedizioni ad un tratto: sono persone tulle nuove al governo, e però