l'jS Jcmlà: (auto più che non credo esservi in lutto quella perfetta affezione, che si potria desiderare: perchè essendo venuto alla fine del mesed’aprile, siccome allora io scrissi alla serenità vostra, nuova che l’imperalor dimandava che fossero mandati i commissarj della serenità vostra per risoluzione delle cose dei confini con l’arciduca Carlo, mi disse sua eccellenza queste formali parole. « Questo imperatore ha torto di dar ora moli lestia a quella signoria per cause de confini, vedendola « intenta ad una guerra di tanta importanza ; e per dir il « vero mi pare che la intenda male: perchè se lui pen-« sa di poter in questi tempi risolvere più facilmente le « differenze con suo avvantaggio, non vede che per tal « modo egli potria far risol vere quella signoria a far pace (( con il Turco, e far perder alla cristianità cosi bella « occasione di vittoria contro quei cani nemici di Dio ». Oltre che ragionando anco meco della elezione del nuovo re de’Komani, mi disse sua eccellenza; « Oh! la casa d’Au-« stria ha fornito il suo corso d’aver imperatori; non « bisogna che vi pensino più, poiché gli elettori e tutti « i principi di Germania non lo vogliono sentire ». t Verso il re di Francia 1 non è dubbio che non resti ancora in sua eccellenza un poco di memoria delle passate offese, le quali se gli rinfrescano nell’animo ogni volta che cavalca il suo paese, vedendovi molti castelli abbruciali, molte case rovinate, e tutti i luoghi per il commercio de’Francesi contaminalo d’eresia, oltre all’esserle ancora tenutedalla maestà sua cristianissima Pinerolo, Savigliano e la Perosa contro ogni ragione e dovere, poiché per i capitoli della pace dovevano esser * Carlo IX.