aoo Sau Lazzaro e Maurizio; il che ha introdotto principalmente per indurre i suoi gentiluomini a pigliar la ero. ce, come vanno facendo. Quando è in Torino mangia qualche volta con lui il principe suo figliuolo, del quale parlerò più a basso, e mentre sta a tavola alcune volle si fa leggere sommarj di istorie, delle quali ha grandissimo gusto, anzi ha anche questa buona parte di sollevare i virtuosi e particolarmente i letterati. In mio tempo si facea leggere le morali d’Aristotile, ma in o-gni tempo attende con veemente applicazione di animo alle matematiche, e quando ha fornito di dare udienza e 1’altre sue azioni ordinarie, si rilira a lavorare manualmente con alcuni artefici che trattiene in ogni sorte possibile di arte, e per lo più si affatica di mettere in atto qualche modello di fortezze e segreti di fuochi artificiali d’ artiglieria , ed altri istrumenti di guerra , o cose tali ; e per concluder questa parte, dico che a tutte le cose attende, e pare che a tutte sia nato, lauto di tutte si intende e ne parla quando vuole, e ciascuna par che sia sua. Disegna, come il principe sia in età, di rimettergli il governo dello stato, e lui ritirarsi a Nizza , dove fa fabbricare tuttavia un bel palazzo e altre stanze per i cavalieri di S. Lazzaro e di S. Maurizio, con i quali disegna di viver quieto in quell’aria che molto gli conferisce, e con la comodità del mare, che molto gli piace. Ha l’altezza sua per moglie la serenissima madama Margherita di Francia, che fu figliuola del già Francesco I, sorella del già Enrico, zia del re vivente cristianissimo di Francia e del re di Polonia. Di questa dama veramente serenissima, per molto ch'io dicessi, confesso liberamente ch’io direi puco di quello che merita per