a.Ho sone die gli siano nominate dal viceré per idonee. Però nascendo guerra I ra competitori, è nato che 11011 si può ottenere alcuno di essi uffizj senza donar mollo in grosso, come dire che se l’uffizio rende seicento scudi di provvisione in vita, se ne donano tre o quattro mila, per quanto si dice pubblicamente.Crii uffizj medesimamente di giustizia, che si danno dal viceré per le provincie del regno , si calcola che renderebbero al viceré molte mi-gliaja di scudi l’anno, quando egli volesse tener la via che si teneva innanzi il Cardinal Granvela, e li baroni per quell’esempio l'anno multo peggio nelle terre a loro soggette, che vendono gli uffizj a persone le quali scorticano vivi i poveri vassalli. Di qua avviene che in generale per tulio il regno si vende la giustizia e che i capitani delle terre, intendendosi con i sindaci eletti della città, l’uno ajuta l’altro ad assassinare le povere terre in universale ed in particolare; le quali però si trovano oppresse da cosi gran debiti, che non vi è rimedio di levarli , ed è opinione che in progresso di tempo il re cattolico sarà necessitato ridurre a cinque per cento l'entrate vendute a ragione di dieci, perchè non siano i luoghi disabitati,come già sono alcuni, fra li quali vi è Giovenazzo in Puglia: ne v'ha dubbio che quando l’universalità non fosse oppressa dai debili, e che i popoli fossero ben governali, non senliriano gravezza dei pagamenti ordinarj e straordinari che fanno al re, nè sarebbe bisogno che i protettori delle provincie, che sono come i camarlinghi che manda la serenità vostra per le città del dominio, facessero, come fanno, scoprirei tetti delle case e vendere i ceppi per pagarsi delle imposizioni regie, cosa veramente crudele e che induce gli uomini disperatamente a mettersi alla campagna a rubare; per il