1 *7 Per contrario ha bisogno il Piemonte di tutte le altre cose, e specialmente del sale, tanto necessario al viver umano, il quale viene di Spagna e conducesi a Nizza di dove poi per schiena di muli è distribuito a tulio il paese con molto incomodo e spesa; per il che è necessitato il signor duca, volendo appaltar il suo dazio del sale, dare a quelli che lo levano una certa quantità di muli al numero di ollocento, perchè possano condur esso sale almeno oltre alle montagne di Tenda ; li quali muli però si consegnano per stima, con obbligo agli appaltatori di restituirli in capo del loro appalto nel medesimo valore che lor furono dati; ma quest’anno e il passato ancora il signor duca ha fatto andar il dazio per suo conto, non avendo ritrovato persona che lo levasse al prezzo che ne voleva, e si dice che si abbia avanzato anco assai più che non dimandava ad altri. Si serve anco di certa quantità di sale per Vercelli e Vercellese da un gentiluomo Cremonese nominato messer Jeronimo de’Giuli, che ha partito con questo serenissimo dominio, e conduce esso sale da questa cil-tà per il Po, quasi sino dove lo distribuisce; e con tulli li dazj che si pagano a navigar per quel fiume, che sono molli, mi ha detto che con manco interesse assai, che nun fa, si serviria il paese di Piemonte di tutto il sale per il suo bisogno da questo serenissimo dominio, se non fosse la ostinata opinione di quel popolo, che non vuol sentir altro sale che il rosso. Di tutte le cose del vestire bisogna che quel paese si provveda da’ forestieri, salvo che di certa poca quantità di panni tristi e brutti, che si fanno a Pinerolo (che si può anco dire che non sia Piemonte per esser ora posseduto da’Francesi) e una piccolissima quantità, che