3G^ ed infine tutto quel lato d’Ilalia , farsi in manier.t padrone di quei m iri che non fosse concesso il navigare ad altri che a quelli che da lui fosse permesso. Ha il duca il suo arsenale di Pisa, quale abbonda di gran comodità di legname, pegole, canapi ed altre materie per fabbricare ed armar copia di galere, avendo ancora quel territorio di quelle medesime cose col mezzo delle quali i cittadini di quella città allargarono già tanto il nome e stato loro. Ora in questo arsenale si lavora poco e piuttosto in rassettare che rifabbricare di nuovo. Oltra di quell’arsenale, ve n’è un altro neH’Elba , ove tiene tre galeazze, e gli uomini che lavorano in esso sono la maggior parte dello stato della s renila vostra, sia banditi o sia allettati dal prezzo. Ha dodici galere, cioè otto armatee due disarmate, le quali al mio partire procurava di armare, e due altre che sono quasi innavigabili. Ha tre galeazze che sono stale armate, e due quasi in ordine, le qualità delle quali, essendo state due anni con l’armata, ha la serenità vostra intese dai suoi eccellentissimi generali, e può intender da molti di questi illustrissimi segretari, che per veduta possono darne molto più particolare informazione che non posso io. Basta che, per quanto ho inteso, nè per grandezza uè per forze nè in altro sono comparabili alle nostre. Ha due galeoni, 1’ uno grande e capace di molta gente e di molta artiglieria, T altro piccolo e molto ben conosciuto dalla serenità vostra,e questi, come ho detto sopra, navigano ora per mercanzie e per utilità del principe. Arma le galere, quanto ad uomini da remo, di schiavi e condannati, non volendosi servire di ciurme