496 alemanni, lanzichenecchi e alabardieri. È questo signore persona d’antichi meriti con S. M., e fu prima con CarloV, nel cui servigio cominciò fino da fanciullo ad adoprarsi nelle guerre con carico e riuscita onorata. E assiduissimo nell’uffizio ed amministrazione sua, nè perdona a fatica o diligenza alcuna per compire a quanto richiede il suo carico. Il che aggiunto alla prudenza sua gli ha guadagnato confidenza tale presso il re suo signore, che fra gl’italiani non è forse ministro alcuno più avanti nella grazia e nell’amore di S. M., di lui; e per questi rispetti medesimi egli è ancora quasi come l’oracolo da cui prendono le risposte ed i consigli tutti i ministri di S. M. cbe sono in Italia. Si può anco dire che il suo governo riesca grato, perchè essendo quei popoli avvezzi ad essere governati da Spagnuoli, benché con qualche repugnazione, pure sembra che si comportino meglio con un Italiano. Questo è quanto occorre ec.