— Ili — Si calcolano in complesso 275 km. di strade nuove, e 1500 km. di antiche piste allargate e sistemate. C) Le bonifiche agrarie. Fin dal 1926 il Governo fascista affidava all’«Opera Nazionale Combattenti » l’incarico di dar vita a un’azienda destinata allo sfruttamento agrario razionale del Li terra albanese. Nel settembre di quello stesso anno sorgeva così I’« Ente Industrie Agricole Albania» (E.LA.A.), il quale ebbe in concessione per 99 anni nella pianura di Shijak (Sciac), sulla destra della strada Durazzo-Valona, un vasto comprensorio di circa 5000 ettari, che da palude doveva essere trasformato in una moderna azienda agraria. I lavori necessari alla realizzazione di tale trasformazione idraulico-agraria, da tempo completata, possono essere riassunti dalle seguenti cifre: canali collettori km. 10, canali principali km. 20, scoline agricole km. 31, disboscamenti ettari 3800, dissodamenti ettari 4000, linea Decauville chilometri 16, strade massicciate km. 20. strade poderali km. 30, opere d’arte (ponticelli, tombini, ecc.) 220; fabbricati aziendali 53, officine 1, cantine modello 1. Ora vi sono appoderate 14 famiglie di rurali provenienti dal Lazio, dal Veneto e dalle Puglie, con una casa colonica per ciascuna, e vi trovano lavoro anche parecchie centinaia di braccianti albanesi. Dei prodotti del suolo i due terzi vanno al colono e un terzt» all’Azienda. Gli Albanesi hanno battezzato l’E. LA.A. « un ateneo di agricoltura ».* Nel 1934 FEnte medesimo, sempre come emanazione dell’«Opera Nazionale Combattenti », rilevò |>oi un’attività italiana già esistente nella tenuta di Kru-skulli. eMendendosi per circa 3000 ettari e confinante con la precedente; per mettere a coltura quel comprensorio, costituito da boscaglia paludosa, fu necessario procedere al disixisramento che i> <»ggi «piasi ultimato. 5. Cfr. A. M mf« ujii : l.’agtuoitutm in Mania. (« Li Stampa »), Turino, 16 luglio