28 rando il duca, così per 1’ onorevolezza della corte, come per altri rispetti, intertenerne molti, nè trovandosi il modo per tanta spesa, deliberò far questa compartizione di danaro, com'è a dire se pensava dare scudi trecento al gentiluomo della camera con obbligo di far il servizio per tutto l’anno , lo ridusse a cento, facendo che non fosse tenuto a servire in corte per più che per mesi quattro, potendosi per il resto del tempo ritirare a casa sua senza altra spesa ; con che viene ad abbracciar tre con il danaro, che designava per uno, e la corte par più copiosa di gente, e il duca ha maggior numero di persone da prevalersi nelle occorrenze. Ma nè anco questa invenzione bastò per supplire alle richieste di molti; onde fu bisogno fare un’altra trovata per soddisfarli, creandone un certo numero per ogni grado ad honorem, siccome essi chiamano; cioè hanno le patenti del grado e del titolo, ma non hanno però attuai servizio, nè stipendio, ma la speranza di esser ammessi nei luoghi dei primi vacanti. Di questi non intendo di parlare, ma solo degli ordinarj della corte, quelli cioè che servono a quartieri, e sono i gentiluomini della camera, della bocca e della casa, e li tre scudieri di scuderia. Di questi volendo parlare, comincierò dalli paggi, essendo il primo grado e più imperfetto, per il quale si ascende poi a maggiori onori. Di questi sua eccellenza ne può avere da venti o ventuno tutti nobili e di diverse nazioni: a questi si tiene un governatore che riceve per il vivere di essi scudi quattro il mese per uno. Altre volte si soleva aver maggiore diligenza nell'educazione di questi figliuoli di quella che hanno ora. Non entrano questi tali nella camera del duca; ma sua eccellenza fa eletta di due o tre dei più nobili e di miglio-