374 RELAZIONE DI FRANCIA giudizio e dalla prudenza di Vostra Serenità, e dell’ Eccellentissimo Collegio, dove ella si presenterà. Resta, Serenissimo Principe, per finir di levar di tedio la Serenità Vostra e questi Illustrissimi Signori, quella parte che appartiene a me, la quale desidererei che fusse trattata da altri, non potendo nè sapendo io dir cosa, se non con molta erubescenza, conscio della debolezza e imperfezion mia. Però, abbreviandola più che posso, e rimettendomi alla sua benignità, le dirò insomma, che se è venuto mai da me nel corso di tante legazioni, nelle quali sono invecchiato (essendo l’ultime due di Germania all’ imperator Ferdinando e al presente imperatore , state di nove anni , oltre la prima estraordiuaria fatta ai re e regina di Boemia, e quella d’Inghilterra ordinaria, oltre le cinque fatte ai re di Francia, cominciando dal re Enrico suo padre, e i tre figliuoli Francesco, Carlo, e al presente Enrico due volte (1)); se è venuto da me, dico, o dalla debole persona mia cosa che sia stata di suo servizio e satisfazione, il tutto è stato etTetto e special grazia del Signore Dio, al quale è piaciuto di favorire la volontà e buona intenzion mia. Nè io pretendo nel corso di tanti viaggi, nè di tante spese e fatiche d’ animo e di corpo, di aver contratto alcuno, etiam minimo, merito con la Serenità Vostra e con la Repubblica mia. So bene d’ esserle io tenuto, oltre 1’ obbligo mio naturale, estraordinariamente e particolarmente, per le dimostrazioni sue benignissime verso di me, non avendomi la Serenità Vostra reputato indegno dei suoi più degni onori, di che le ne rendo umilissime grazie. Questo ultimo carico che è stato di cinque mesi e più, quanto sia stato faticoso e pericoloso, avendo abbracciato le due più pericolose stagioni dell’ auno, l’eccessivo cioè del caldo e del freddo, lo può pensare ognuno ; e l’accidente della (1) Il numero di queste Relazioni dovrebbe ridursi a quattro, perchè quella ail Enrico padre fu tutt’una con quella a Francesco Aglio, quella appunto che noi abbiamo pubblicata nel. Tomo 111 di questa Serie. Delle due poi ad Enrico figlio, la prima non fu in Francia, ma ai confini del Friuli ad incontrarlo quando tornava di Polonia per correre a Parigi a raccogliere la successione di Carlo IX. Presso lo stesso Enrico ebbe poi un’altra legazione straordinaria della quale diamo qui appresso la Relazione.