DI LORENZO CONTARINI. 1551. 93 Quella si differirà in altro tempo, e questo s’ è già principiato a tentare. L'animo di sua maestà è mosso a ciò da cause universali e comuni all’ una e all’ altra, e da particolari ancora. Le universali sono quelle che ho detto di sopra, la inclinazione naturale di sua maestà all’ esercizio e il moltiplicar in figliuoli, oltra che ogni principe desidera per l’ordinario accrescer lo stato suo. Le particolari poi, quanto a Inghilterra, sono che, subito fatta la pace e consegnata Bologna, nacquero le difficoltà de' confini fra il bolognese e il territorio di Cales e Guiñes (1), pretendendo 1’ uno e 1’ altro re che certo piccolo villaggio fosse della sua giurisdizione ; e nel medesimo tempo nacquero differenze sopra i confini con scozzesi, e sopra i territorj di due castelli fabbricati già dagl’ inglesi nel territorio di Scozia che avevano acquistato , e rovinati poi da loro in esecuzione dei capitoli di essa pace. Volevano, oltra di questo, gli scozzesi che fosse proibito agl’ inglesi il coltivar un gran pezzo di terreno che già molt’ anni, per esser a confine fra loro e gl’ inglesi, era stato lasciato inculto, e che fosse dagl’ inglesi rovinato un castello sopra il fiume Tuin (Tweed) che proibiva a’ scozzesi la pescagione; le quali cose gl’ inglesi non volevano fare perchè non eran state dichiarate nella capitolazione, e il re di Francia voleva che gli scozzesi fossero restituiti nell’esser loro di prima. Ed essendo stali mandati dall’ una parte e dall’ altra commissari per rassettar la differenza sopra i confini di Bologna, ed essendosi dopo molto contrasto partiti senza potersi accordare, si cominciò in corte di Francia a parlar di nuovo di guerra contro gl’ inglesi, ed essi a temerla; nè il contestabile, per quanto si disse, cessava di esortare il re, mosso ovvero dall’odio che portava agl’ inglesi, o pure che giudicasse quella impresa poter riuscir al re di Francia di grandissima utilità e anco non tanto difficile quanto comunemente si potrebbe (1) Calais era tuttavia in mano degl’ Inglesi dacché Odoardo III la conquistò nel 13Í7 dopo la vittoria di Crecy. La tennero per più di dugent’ anni finché nel 1558 Enrico di Guisa la riconquistò alla Francia. Ved. il Tomo II di questa Serie a pag. 257.