155^ Stacciando gli Spagnuoli . T. facendo molte indignili contro Cfar,. l!quale pretura di veri' dieffi. 268 DELL’ HISTORIA nato, che da Parma, & dalla Mirandola paifaifero Tubi to verfo quella città molti de'fanti , eh’erano al foldo del Rèdi Francia; «Se poco appreifo Monfignor di Lanfac vi fi conduffe in perfona, per dare maggior animo al popo- lo , co’l patrocinio, che di lui fi prendeva tanto Prenci-pe a dover profeguire le follevationi ; in modo, che effondo, come era ftato prima difpofto, nel medefimo tempo giunti molti huomini armati del contado , & molti foldati foreftieri condotti da Nicola Conte di Pitiglia-no ; furono con fubito aifalto , & con molto fpavento cacciati i fanti Spagnuoli della città , «Se ruinata la fortezza, & fatte molte altre cofe (come la licenza del popolo non corretta dal timore delle leggi, «Se de’ magiftra-ti non sì fervar modo ) in difpregio della dignità di Cefare : l’infegne fue ftrafeinate per le ftrade, fquarciati i privilegii, 6c rotte l’armi: cole, che fecero riufeir que-fto fatto per fe più grave, & a Cefare più molerto ; onde molto fe gli accrebbe il defiderio di vendicarlo . Però non volendovi intermetter tempo; & per fodisfare al- lo fdegno concetto contra i Senefi , óe per non permettere , che poteifero i Francefi farfi un5 altro ricetto in Italia , commife a Don Pietro di Toledo Vice Rè di Napoli, che con cinque mila fanti tra Tedefchi, «Se Spagnuoli , poiché era già liberato il regno di Napoli dal pericolo, per il quale con quella gente erano (lati accresciuti i prefidii di quelle città, doveife quanto prima condurti in Tofcana , & procurare di ritornare la città di Siena alla fua devotione . Stimavafi queito fucceifo , quando fortiffe il difegno de’Francefi iìcuro, portare notabi-liflimo nocumento alle cofe di Cefare in Italia; concio-fiache quantunque in parole faceifero i Francefi professione d’haver prefo la difefa della città di Siena, per liberarla dall’ oppreifione de gli Spagnuoli, & ritornarla alla fua priftina dignità, & libertà; tuttavia troppo fi faceva palefe la loro intentione . Poiché rifiutando i partiti d’ accordo , eh’ erano proporti, volevano tener fermi in quella città i fuoi prefidii, per poter di eifa, «Se d’altri fuoi luo-