284 RELAZIONE DI FRANCIA tinui fu tenuta per fermo deliberala , e se ne parlava pubblicamente come di cosa accordata. E già si erano fatte e si facevano a tutte l’ore espedizioni di cavalleria e fanteria, offerendosi volontariamente questo e quell’ altro gentiluomo, chi a 500, chi a Ì000 cavalli, e chi a più e manco numero di fanti secondo il potere e le forze di ciascuno, e tutti a spese loro : così bene avea saputo 1’ ammiraglio, con il suo procedere e molta autorità appresso il re, condurre il negozio. E certo si vedeva il re attribuirgli tanto, dopo che venne in corte, eh’ egli era fatto padrone assoluto di tutti i negozi, non altramente come in tempo del re Enrico fosse il contestabile; onde tutta la corte andava dietro a lui. Questa pubblicazione di guerra pervenuta alle orecchie della regina mentre era assente, e si trovava, come dico, con la figliuola duchessa di Lorena, insieme con mons. d’Angiò fratello del re, fece tanto più sollecitar il ritorno loro a Parigi, per restringersi, come fecero, quanto prima, col re sopra questo negozio. Del quale siccome nessun altro era nè più grave nè più importante, così nessuno era più aborrito da lei e da monsignore fratello del re ; onde assai presto gettarono sottosopra ogni fondamento dell’ammiraglio, accrescendo anco per questo l’odio contra di lui, come eh’ egli inducesse il re a quello che non piaceva loro. Onde il re, per 1’ officio e autorità della madre, mutato parere, e guadagnato da quella (per non lasciar di riferire a Vostra Serenità alcuni particolari avuti da gran loco, degni, al mio giudicio, di sua notizia), non ardì di dirlo liberamente all’ ammiraglio, tanto rispetto gli avea, ma gli disse solamente che dopo aver parlato con la madre e col fratello, essendogli state considerate alcune cose d’importanza, non considerate prima, voleva che se ne parlasse alla presenza loro e nel consiglio. L’ammiraglio sentendo nominar il consiglio, rispose che tanto era come se non si parlasse; perchè essendo il consìglio quasi lutto di uomini di roba lunga, essendo questi per natura e per professione alieni dalla guerra, non gli bastava P animo di contrastare nè di prevaler a quelli. A questo disse il re che non chiameria nel consiglio uomini di roba lunga, ma alcuni pochi signori intendenti della guerra; nomi-