*546 Esercito Pontifici» mandato a C sfar e psr P imprefa contro gli nemici . T.ffercito di Cefare , Efercitofè mojja de' Protejìanti, Cie non te rr.orto di Cefare . 182 DELL* HISTORIA cendo loro fomminiftrare vettovaglie , & ogni altra com-modità . Era l’efferato Pontifìcio de’ migliori foldati d* Italia, & commandato da valorofi Capitani ; fopra’ quali tutti teneva grado di Generale Ottavio Farnefe, nipote del Pontefice , giovane ancora , ma di nobiliifima fperanza , & che alcuni anni prima haveva cominciata la militia, paf-fando con l’imperatore fuo fuocero alla guerra di Africa . Ma all’ efferato di Cefare erano concorfe genti di varie nationi ; & molti anco della ilefTa Germania , tratti da gli ftati patrimoniali della caia d’ Auftria, & da quel- li de Duchi di Baviera, & di Cleves, & del Marchefe Alberto di Branderburgh , i quali Prencipi feguivano le parti dell’ Imperatore ; talché egli potè porre infieme intorno a quaranta mila fanti, & cinque mila cavalli. Nel medefimo tempo i Prencipi Proiettanti, de’ quali erano Capi Giovan Federico Duca di SafTonia, & Elettore dell’ Imperio, & Filippo Langravio d’ Affia, attendevano a congiungerfi altri Signori, & città di Germania, & ad accrefcerfi forze in ogni modo poflibile , facendo profetinone di difendere la libertà di Lamagna, & facendo a quelli che convenivano con loro giurare fedeltà all’ Imperio, il quale dicevano volere Carlo occuparti, come proprio flato, & convertirlo in tirannico dominio . Onde molti de principali Signori, & città abbracciando quella, come caufa commune, prefero l’armi contra Cefare. Erano quefti il Duca di Vittimbergo , il Conte Palatino, & le communità dArgentina, d’Ulma, Francfort,