DI SIGISMONDO CAVALLI 1574. 323 e. causa di queste ultime congiure, sì come poi dirò. Nei ne-gozj lei ha uno spirito indefesso e sa assai, ed è fatta accortissima per averli trattati lungamente. Ha bellissima maniera di negoziare, e con modi e con parole par che dia soddisfazione ad ognuno ; ma chi ha da trattar seco cose d’importanza, bisogna che proceda cautamente, perchè quando pare a lei sa mutar parlare, e se vuole darà una risposta che parerà determinata, tamen sarà senza conclusione. Nell’ammini-strazione si desidereria in sua maestà più ardore e più prontezza ; nelle risoluzioni, massime se la materia ha bisogno di prestezza, in tutto par che vada con qualche timore ; e per essere stata gabbata da molti, al presente di pochissimi si fida, ma con quelli con chi pare a sua maestà di poter confidare comunica volentieri le cose sue, e discorre sopra d’esse. Nel suo vivere tien poco dell’italiano, ma del tutto si governa alla francese. Volentieri sta in moto ed in viaggio; e perchè mangia assaissimo, fa anco grandissimo esercizio a piedi, e quando cammina e quando mangia negozia sempre con qualcuno ; ed olirà il governo, che la tiene occupatissima, applica anco il cervello a tante altre cose ch’io non so come possa resistere. Ad un ¡stesso tempo lei si porrà a fare cinque o sei fabbriche di molta importanza ; e se bene del suo non può supplire a tanto, non gli manca modo di trovare il denaro. Ma quel che importa, già molli anni s’ è conosciuto regnar in sua maestà un affetto potentissimo di signoreggiare e comandare, e già sino dal tempo del marito fu conosciuta in lei questa passione, sì come ho detto. Nei negozj per molto tempo sua maestà si è grandemente servita di monsignor di Morvilier, e faceva il fondamento principale sopra il suo c onsiglio ; e veramente sua signoria è persona di buonissimo g iudizio e di molla esperienza ; ma in quest’ ultimo accidente delle congiure che son seguite, il gran cancelliere Birago ha acquistato gran riputazione, perchè Morvilier e gli altri consiglieri francesi parlarono sempre dubbj, nè si lasciavano intendere, e solo il cancelliere prese la pugna e consigliò il re e la regina di camminare innanzi ed assicurarsi bene di tutti i sospetti ; la qual cosa