DI LORENZO CONTARINI. 1551. 101 rebbe in lutti quei modi che le fossero possibili, le concederebbe le porzioni eh’ ella domandasse di quello che si avesse da acquistare, torrebbe di riacquistar qualche loco del papa che pensa esser desiderato da questo Dominio per darglielo innanzi che entrasse in guerra, e finalmente, per quello che ho sentito discorrer da persone grandi in corte, sua maestà cristianissima farebbe ogni cosa che far si potesse per aver questa compagnia. Le quali cose il re dichiarerà meglio alla Serenità Vostra quando sarà più vicino all’ operare, e spera che dovendo questo Illustrissimo Dominio far alcuna deliberazione conforme al desiderio suo, lo possa più facilmente fare vedendo sua maestà armata e potente; e quando non potesse ottener questo, non resterà però sua maestà mal soddisfatta di questa Repubblica, contentandosi, non potendo aver di meglio, della neutralità, avendo massimamente opinione che questo Illustrissimo Dominio nell' intriseco desideri molto più che prosperino le cose sue che quelle dell’ Imperatore. E però, quanto a questo, si è sua maestà lodata più volte del buon trattamento che vien fatto agli uomini suoi sopra lo stato della Serenità Vostra, e mostrò contentarsi della risposta che fece la Serenità Vostra al cardinale Turnone, e che io feci a sua maestà e al signore contestabile d’ ordine suo, per quello che mi disse la maestà sua e monsignor contestabile in Nantes, e ne ringraziò la Serenità Vostra, sì come le scrissi allora. Questi sono i disegni del re cristianissimo per 1’ anno che viene; e l’imperatore, che ha e può assai, è da creder che non mancherà a sè medesimo in tanta occasione, sì che 1’ anno che viene potria vedersi qualche notabil effetto dal-l’una parte e 1’ altra (1). In questo mezzo attenderanno a prepararsi di denari, d’ uomini, di vettovaglie e d’ ogni altra cosa necessaria a tanta guerra ; la quale perchè occuperà quasi tutti gli altri principi o fra 1’ opere o col sospetto, è da creder eh’ essi ancora attendano al medesimo, e così voglio (1) Il più notabile effetto fu lo strazio del povero Piemonte, e indi a poco la caduta di Siena, poi la tregua, poi la pace di Castel Cambrese con quelle conseguenze che abbiamo notate nell’ Avvertimento.