338 RELAZIONE DI FRANCIA Italia non voleva in modo alcuno toccare lo stalo di Milano, se bene era il cammin suo assai più facile e più corto. Ma la regina sua madre, con sue lettere, gli fece fare nuova risoluzione per non mostrare una cosi'aperta disconfidenza con sua maestà cattolica, facendo massime 1’ ambasciatore di Spagna e i ministri di Milano molti inviti e grandi offerte malgrado tutta questa poca satisfazione. Con Portogallo v’ è tanta distanza e così poco commercio, che non m’ è parso vedere che francesi curino molto della sua amicizia. Però sempre che corsali, bretoni e nor-mandi, fanno danni contra portoghesi, diffìcilmente sono castigali, e quasi mai vengono restituiti i bottini. Con i cantoni e le leghe degli svizzeri il re cristianissimo, oltre i capitali ed obblighi che seco hanno, cerca ancora con molli offizj di renderseli grati, e di fare anco che non siano obbligati nè dipendano da altri principi, avendo provalo di quanto benefizio ed utile gli sia stata 1’ amicizia loro nelle guerre passate. E nell’ ultima scelta che si è fatta di settemila soldati di quella nazione, la regina madre ha ottenuto una cosa che gli è stata di grandissimo contento, e questa è che mentre i cantoni eretici non hanno voluto dar la loro porzione di gente in queste guerre civili per rispetto della religione, ora hanno sperato tanto che 1’ hanno data, dicendo che più non si tratta di religione, ma di ribellione e di congiure contra il principe. Con i principi protestanti di Germania il re di Francia stima grandemente l’amicizia loro, sì per rimovere il danno che loro possono fare, come anco per averli favorevoli da potersene servire nell’ occorrenze contra il re di Spagna. Ma finora le volontà di detti principi sono assai diverse. Il conte Palatino e la città d’Argentina (Strasburgo) sono i più gagliardi contrarj de’ francesi, e 1’ elettore di Sassonia è quel- lo che più prontamente si mostra in aiuto delle cose loro. Ma la qualità dell’ accordo che seguirà in Francia importerà assai al fondamento della detta amicizia, Con Savoia, madama, moglie di quel principe, è stata causa principale di fare che tra essi si conservi assai buon vo-