324 RELAZIONE DI FRANCIA essendo stata abbracciata dalle loro maestà, ha fatto che tutti i negozj importantissimi sono cascati nelle sue mani, e dal suo consiglio la regina totalmente dipende, e per il vero lui è fedelissimo e sincero e prudentissimo ministro. Non ha però quella tanta esperienza, nè cosi immediate imbrocca come faceva Morvilier. Dietro a questi vengon crescendo, pur per favore della regina, il vescovo di Limoges e monsignor di Belièvre, che è stato in Polonia col re cristianissimo; gente che non sarà mai atta a poterle dare alcuna sorte di sospetto. Oltre di questi entrano pure nel consiglio privato del re tutti i cardinali e lutti i principi, ma per il più si tratta in esso quelle cose che hanno da essere regolate secondo le leggi e constituzioni del regno, come di giustizia, e di quello che appartiene al governo dei proprj siati, e alle volte si tratta di denari con l'intervento de’finan-zieri. Ma le materie d’importanza e secretissime sono proprie del consiglio degli affari, che quundo il re morì non v’ entrava altri che sua maestà, la regina, Morvilier, e il cancelliere. Il maresciallo dì Retz ancor lui n’ era participe, non tanto per il buon consiglio che avesse, quanto perchè servendosi la regina di lui in non lasciar che altri d’ importanza avesse entratura appresso il cristianissimo, le parve necessario che lui fusse partecipe d’ ogni negozio ; e nel suo carico proprio, che il detto maresciallo teneva di primo gentiluomo della camera, si portò sempre con tanta bella maniera, che entrò in più grazia al re di quello eh’ era amato dalla regina madre ; onde con la benevolenza grande dell’ una e deU’altra maestà ha atteso ad arricchir sè straordinariamente e tutti i fratelli. Con questo re non so quello che di lui sarà. Con questa suprema autorità della regina, e con questi consiglieri, i negozj importanti del mio tempo sono passati in questo modo ; e quando io giunsi in corte trovai che un anno prima era stato conclusa pace con gli ugonotti del regno (1), i quali per le condizioni vantaggiose che lor furono concesse, restarono molto gagliardi con 1’ ammiraglio capo d’essi con grandissimo seguito ed autorità. Però il principale intento (1) Intende la pace di S. Germano segnala i* 8 agosto 1570.