418 RELAZIONE DI FRANCIA sente, quando anco volesse davvero rimediar ai disordini, non potria farlo senza l’aiuto e assistenza di essi stati, avendo i disordini abbracciato grandissima quantità di persone e di molta qualità per molto spazio di tempo; tanto che non saria possibile rimediarvi senza il consenso universale d’ogni stalo e condizione di persone di quel regno. È grandissimo il mancamento che ha il re di buoni consiglieri, così per esser molti di loro grandemente interessati nel loro particolare, come ho detto di sopra, come perchè il re mostra di tener poco conto anco de’buoni e de’grandi dai quali potria ricevere utile servizio; avendo introdotto di consigliar tutte le materie importanti con la madre sola e con i secretari di stato. E sebbene al medesimo tempo si riducano nella medesima camera quelli che sono del consiglio degli affari, cardinali, principi e altri, non si dà però a questi ordinariamente parte de’ negozj, stando il re e la regina madre ritirati in una parte della camera, nè s’ avvicina mai alcuno de’ consiglieri degli affari, se non è chiamalo, il che succede rare volte. E non solamente il re dà mala salisfazione a questi, ma la dà anco alcuna volta alla madre, voltando sotto sopra le deliberazioni che sono fatte alla sua presenza, senza dargliene alcuna parte; il che viene attribuito parte alFumor del re, che è fatto molto ardilo nelle risoluzioni, e presume grandemente del suo giudizio, parte ahcora all' autorità che hanno seco i suoi favoriti, con i quali in camera sua privatamente ragiona di tutte le cose sue. E la regina, che vede che il re continua in questo suo umore, poi che se n’è più volte doluta senza frutto, va ora dissimulando, e procede col re con gran rispetto per non dargli mala salisfazione. Questo, Serenissimo Principe, è il vero ritratto dello stato del regno di Francia, nel quale scoprendosi (ante confusioni e tanti disordini, che pare che quel regno non abbia in alcuna parte di sè stesso alcuna sanità, credo che sia cosa molto conveniente satisfar alla ragionevole curiosità delle Signorie Vostre Eccellentissime, che desiderano forse di sapere, poi che questo regno minaccia rovina da tutte le parti, da che puntelli è sostentato e mantenuto. Sappiano adunque che, per le