110 RELAZIONE 1)1 FRANCIA nelTapparecchiarle e nel cernirle; e quando è guasto un pezzo non si perde I’ uso delle sue palle, e nei fornimenti quello che serve ad un pezzo serve a tutti, perchè son tutti uguali di peso, o poco dilferenti; e dove può andare uno si possono fare andar tutti, e l'effetto che può far uno si può far fare da tulli. Un' altra cosa di momento è stata trovata dall’ industria de’ francesi nel fatto dell’ artiglieria ; che nel luogo dove si dà fuoco al pezzo si mette un dado di ferro , perchè non patisca del fuoco, come fa il bronzo che si consuma facilmente in pochi tiri, e come il foro è largo, sventa, e il tiro non ha forza, restando il pezzo inutile; e non si reputa per buono un pezzo se non serve per cento o almeno ottanta tiri al giorno. È vero che il dado di ferro non saria al proposito nei pezzi che s’hanno da adoperare in mare, perchè si roderia e arruggineria presto dal salso, ma in terra è provato utilissimo , perchè con pochi pezzi si possono fare molte faccende, servendo ogni pezzo per molli tiri. E tutte queste cose aggiunte alla fortezza naturale del sito, fanno quel regno potente e sicuro nella difesa di sè e nell’ offesa d’ altri. E quanto all’ offesa, n’ ha lasciato segni in molti luoghi vicini e lontani ; perchè non è niuna parte del mondo che non abbia provato I’ armi di Francia. E per non parlare delle cose più antiche, quando quella nazione, invitata dall’appetito del vino, corse popolarmente l’Italia, e mise in pericolo la grandezza dei Romani, e fece tanti altri gran fatti in altre bande ; nei tempi più nuovi fu Carlo Magno tanto potente per la forza di quel regno, che vinse la Germania, la Sassonia e la Baviera, combattè la Spagna contra saracini, distrusse il regno de’longobardi, acquistò la maggiore e miglior parte d’Italia, e lasciò divisa nella sua posterità quasi mezza I’ Europa. Fu memorabile l’impresa di Gerusalem e di Terra Santa deliberata in Francia nel concilio di Chiaramonte ed eseguita da quei popoli a spesa privata con una unione di volontà così ardente, e con una costanza e virtù così grande, che ha superato la gloria di quante altre imprese sin ora sono cele-