DI GIOVANNI CORKEIìO. 1569. 217 in prigione (1) ebbe di grazia di portare una vesticciuola di panno grosso verde, che è chiamato friso, e mangiare quel poco che le davano. Questo so, che fece la quadragesima tutta ad anguille salate; che altro pesce non potè avere. E pur quel regno abbonda più di pesce che d’ ogn’ altra cosa ; anzi in alcuna di quelle isole lì vicino fanno fin del pane di pesce spolverizzato. Ma quantunque ella s’abbia meritato tutto il male che ora patisce, pure è degna di qualche compassione, perchè ognuno è atto a fallare, non che una donna, e donna giovane, e deliziosa a quel modo. E quand’ anco non si volesse aver riguardo alla sua persona, è necessario moversi a pietà per quelli che dipendono da lei, e per la religione cattolica, la quale con la sua prigionia si va in quel regno estinguendo ogni giorno ; perchè il bastardo (2) punisce severamente nella vita e nella roba tutti quelli che pensano d’ esercitarla, e fa che il picciol principe s’ allevi e si instituisca alla calvinista. Onde s’ella non ritorna in stato si può dire che quel regno, quanto alla religione, sia del tutto spedito e perduto. Si ha anco da considerare che questo è un cattivo esempio, che i sudditi ardiscano metter le mani nel loro principe, e vogliano impedirsi nel giudizio appartenente a Dio, dal quale i re son posti, e non da’particolari. E dovria certo sua maestà cristianissima, libera che fosse da quegl’impedimenti che ora la ritengono, prender cura di quella sfortunata regina, perchè i suoi maggiori hanno pur ricevuto singolari servizi dalla casa Stuarda in divertire gl’ inglesi volli a danno del suo regno. E ben lo poteva fare, perchè quantunque la Scozia sia povera di denari (perchè quel re non ha d’ entrata più di settanta in ottantamila scudi), è almeno ricca d’ uomini, e può in un tratto mettere insieme venticinque o trentamila persone, tutte obbligale a servire a loro spese, e tutti uomini robusti, fieri e crudeli, che facilmente e con diletto s’insanguinano le mani, nè la perdonano al proprio re quando ne vien loro voglia ; a (1) In Scozia; di dove fuggita per ricoverarsi in Inghilterra, fu imprigionata da Elisabetta, e dopo diciotto anni fatta morire per mano del carnefice, siccome è noto. (2) Giacomo Murray fratello naturale di Maria Stuarda, reggente del regno. 28