18 RELAZIONE DI FRANCIA ogni suo bisogno può il re aiutarsi di gran numero di navigli; e al presente, come scrivessimo alla Vostra Sublimità, fa fabbricare due navi delle maggiori che si facciano a Genova; sì che vede la Vostra Sublimità che la entrata ordinaria di questo re non è più che 3,600,000 franchi. La spesa, non smi' nuendo le pensioni e 1’ ordinanza che tiene al presente, è quasi il doppio; la quale ha modo di recuperarla come dirò. E prima , ha di spesa della sua corte e della corte della maestà della regina, omnibus eomputatis, 500,000 franchi all' anno; spende poi nei pensionari, sì di pensioni grandi come piccole, in tutto 1,500,000 franchi; spende nelle ordinanze delle sue genti d’arme 2,300,000 franchi; poi spende in spese estraor-dinarie, come fabbriche, riparazioni di fortezze e cose necessarie alla guerra sì da mare come da terra, e in ogni altra sorte di spese che da un anuo all’ altro gli posson accadere, da 3,000,000 di franchi; sì che tutta la spesa vien a esser 6,600,000 franchi ogni anno (1), che è 3,000,000 più della entrata. Ma se ben fosse più egli la recupera in questo modo; che ogni anno nel gennaio riduce insieme i generali delle finanze, che sono quello di Francia, quello di Borgogna, quello del Delfinato, quello di Linguadoca, e al presente il generai di Bretagna; i quali hanno un ricevitor generale per cadauno e uno scontro (2) del ricevitore, che sono tre per cadauna provincia; i quali insieme con i tesorieri di Sua Maestà fanno il calcolo della entrata e spesa che le può occorrer I’ anno seguente; e prima mettono tutta la spesa, e di quel che manca mettono una taglia generale a tutte le pro-vincie del regno. Della qual taglia nè prelati nè gentiluomini non pagano cosa alcuna, ma solum il popolo è quello che la paga; sì che tra la entrata ordinaria e questa taglia vien a trar tanto quanto può essere la spesa dell’ anno avvenire. Se poi fra 1’ anno sopraggiunge qualche guerra o altra occasione inopinata di spendere, che la descrizion fatta non basti, si ri- fi) I titoli sopradetti danno veramente la somma di 7,300,000, talché in alcuno di essi dev’essere errore. (2) Ufficio di ragioniere, ehe oggi, con vocabolo derivato dal francese, dicesi controllore.