250 RELAZIONE DI FRANCIA leali e fedeli sudditi, li libera da ogni imputazione, rende loro i beni e gli offici, vuole che i denari che han tolti della maestà sua sian ben tolti e come spesi in servizio della corona; e però paga quel che resta ad aver la gente che ha servito contra di lui, e ringrazia i principi che li hanno aiutati. E certo chi vede gli editti e scritture pubbliche fatte dal medesimo re a tempo di guerra, e quelle che son fatte al tempo di pace, sente meraviglia e stupore incredibile per la estrema contrarietà che si vede dall’una all’altra. Però sebben i rimedi che potessero aiutar quel regno si hanno da lasciare, come ho detto, all’onnipotente mano d’iddio, pure al presente si attende a quella corte a far come i buoni medici, i quali quando vedono che un maligno umore, per esser sparso per le più nobili parti del corpo, non si può purgar del tutto senza mettere a pericolo l’infermo, cercano d’introdurre tante qualità apposite, e con i cibi e con la mutazione dell’aere e con la regola di tutta la vita, che vanno a poco a poco levando la malignità e la forza ad esso umore, sperando che se la complession dell’ infermo è gagliarda si possa un giorno in tutto liberarlo. Così ora in Francia parendo, per la esperienza che si ha, che le forze non bastino a liberarla da questi umori di religione, e che il voler anco tentar quella via non saria altro che far combatter il braccio destro con il braccio manco, che, vinca qual si voglia, sempre il danno è del re che è capo di tutto questo corpo, han volti tutti i loro pensieri alla pace e alla destrezza, sperando che col guadagnar oggi uno, dimani un altro, e massime facendo questo matrimonio della sorella del re nel principe di Navarra, pian piano le cose si anderanno accomodando ; e frattanto potria occorrere la morte dell’ ammiraglio o della regina di Navarra, le quali senza dubbio porteriano singoiar beneficio. Frattanto anco il re cresce d’ anni, di riputazione, di forze, di denari e di giudicio ; per le quali cause sempre sarà più temuto da’ suoi nemici, e stimato dagli amici, e potrà col tempo metter in esecuzione la buona volontà che si vede chiaramente avere, essendo ferma opinione che non sia miglior cristiano e più cattolico in Francia del re. E a questo modo