144 RELAZIONE DI l'KANCIA Dell’ animo che sua maestà abbia intorno alle cose della religione, si parla diversamente. Le dà qualche nota la grande autorità che seco aveva il maresciallo Strozzi, il quale faceva professione di non avere nè fede nè religione veruna. Si sa ancora che alcune donne, con cui ella ha maggior domestichezza, sono sospette di eresia e di mala vita. Si sa ancora che il cancelliero, a cui ella crede molto, è nemico del papa e della Chiesa romana; e perù si vede che non s’è dimostrala tanto calda quanto bisognava in favore dei cattolici. Ma io, se bene non so quello che sua maestà abbia nell’animo quanto alla religione, posso però affermare per certissimi segui che ho visto ch'ella non sente volentieri questi tumulti nel regno, e che se non si è mostrata così calda In reprimerli, come si desiderava, è stato perchè ha paura che dovendosi usare forza bisognasse venire all’ armi nelle viscere del regno. So anche questo, che ha avuto sempre cari gli officj che sono stati fatti in proposito, e specialmente quelli che faceva la Signoria di Venezia, e li ha messi in tal costruito che non sono stati infruttuosi; e so che cerca di conservare tutti i figli nella fede cattolica e ne’costumi cristiani, e parla di questo con molli con parole piene di efficacia. E però credo che si possa più presto pensar bene di sua maestà che altrimenti ; che se non si vede in effetto tutto quello che si vorria, la causa è forse perchè ella non ha tutta quella autorità nè quella esperienza che bisogna ; e questo è quanto posso dire della regina. Ma il re di Navarra, per ragionare liberamente, è soggetto debolissimo; perchè sebbene è gentil principe, grazioso e di bell’animo, però non ha quell’esperienza nè quel giudizio che si ricerca al peso d’ un tanto governo. Quanto all’esperienza, si sa che non ha mai avuto carico di stato, salvo che ora, avendo atteso sempre alle delizie ed ai piaceri. Quanto al giudizio, non starò a dire che porta anella alle dita e pendenti alle orecchie come le donne, sebbene abbia la barba canuta e molti anni adosso, nè che nelle cose grandi creda al consiglio degli adulatori e degli uomini vani (che ne ha attorno mille), nè che si lasci governare dall’autorità