1)1 LORENZO CONTARMI. 1o5i. 83 Sodo de’ fuorusciti quelli di Napoli, de' quali l’anno passato ne morirono due tenuti per i migliori soldati, che furono il principe di Melfi e il conte Berlingeri Caldora. Fra quelli che restano sono dei più reputati il duca di Somma e il principe di Stigliano, uomo ormai di età, gentil signore e di buon intelletto, e che è reputato saper delle cose di guerra, se ben non ha tenuto carica d’importanza essendo stato adoperato da monsignor di Lautrech nel 27 solamente. Di quelli che non sono fuorusciti vi è il signor Lodovico Birago milanese colonnello, gentilissimo gentiluomo e di buon intelletto, e reputato dei migliori soldati che abbia sua maestà fra gl’ italiani. Vi è il signor Geronimo suo fratello non così stimato; e il signor Francesco Bernardin Vimercato pur milanese, che ha carica de’ cavalli leggieri, ed è ancor esso molto stimato per valore e per bontà. Di altri italiani vi è poi il sig. Pietro Strozzi, che è generale delle fanterie italiane, amato dal re e dalla regina assai perchè sono germani, figliuoli di fratello e di sorella , ed è reputato valorosissimo e di molta esperienza ancora, ed ha anco ultimamente acquistato fama di prudente per le fazioni fatte da lui in questa guerra dì Parma; onde il re mostra tenerne gran conto. Tira esso signor Pietro con sè molti fiorentini fuoruscili buoni capitani. Vi è il signor Cornelio Bentivoglio colonnello, reputato buon soldato; e sono reputali buonissimi colonnelli, olirà di questi, e vecchi sulla guerra, Giovanni da Torino, il sig. Piero Corso, il Chiaramonte e il cavalier Marino, adoperalo anco nel fortificare, e fu quello che difese San Disier, e ne fu riconosciuto; ma ora per certa suspizione è ritenuto, e se ne sta prigione già molli mesi. Vi è il conte Cammilio da Sessa che ha avuto carico di 200 cavalli leggieri in tempo di guerra, ed ha servilo molto bene, ed è tenuto raro gentiluomo di bontà e di valore; vi è il prior di Lombardia (1) nelle cose di mare; e di giovani di molta speranza vi è il conte della Mirandola e il conte di Fontanella, e vi sono, che stanno in Italia, il conte di Piligliano, il signor Cammilio Orsino, e Ettore Mormile. (1) Fratello del conte Sforza di Santa Fiora, come è detto più aranti.