DI SIGISMONDO CAVALLI 1574. 331 governato mai poteva sperar maggior cosa da lei, perchè chiaramente si vedeva che non era amato da sua maestà. Però se lui non voleva restar come vituperalo, era necessario levar lei d’intorno al re, ed i Guisi, che sempre in ogni domanda gli erano contrari e avevano ardire di competer seco ; perchè rimossi che fossero questi, sua altezza senza dubbio terria quel luogo che se le conveniva, perchè il re gli portava buona inclinazione. Il duca ambizioso assentì alla proposta, e si unì più strettamente col re di Navarra, che già era tutta una fazione, e con il resto si fece un’intelligenza dell’Ugonottaria, in modo tale che per la fine di carnevale, essendo il re a San Germano, fu ordinata 1’ unione dei cavalli per impadronirsi della persona del re, che per allora non credo che vi fosse altro pensiero che d’ aver in poter proprio sua maestà, scacciar la madre e far vendetta dei Guisi. Ma la cosa fu scoperta, e il re con gran tumulto e poca dignità andò in Parigi per esser sicuro. A quell’ ¡stesso tempo che così era ordinalo, dieder fuora le sollevazioni nel Poitù e in Normandia con la presa di molli luoghi, fra i quali Angoulem e Argen-tan ; e d’Inghilterra venne Mongomerì con nuova gente, e in Delfinato, Provenza e Linguadoca si fece ancor qualche fazione ; e le tre città che avevano fatto pace tornarono a ribellarsi con 1’ attacco di certo trattalo che dissero aver scoperto nella Rocella contra ogni promessa del re cristianissimo. Il duca d’Alansone come vide la cosa scoperta, si smarrì, e spaventato e ammonito dalla madre confessò molte cose, e si pentì per tornare in grazia sua e del re suo fratello. Da questa riconciliazione, e da altre cose , Momoransì restò grandemente più sospetto alle loro maestà, e chiaramente si teneva che lui del tutto fosse in dolo ; e se ben ciò era dissimulato dalle loro maestà, nondimeno mosso dalla propria coscienza lui stette più d’un mese che non voleva tornare in corte, cercando sempre con nuovi attacchi d’¡scusarsi. Ma persistendo il re in far maggior istanza che vi venisse, Momoransì conobbe che era necessario venir ad un de’ due, o non vi andando cascar totalmente in contumacia, ovvero andandovi portar pericolo d’ alcun mal trattamento. Però, per