VINETIANA LIB. XII. 223 Ma il Pontefice, poiché vedendolo diverfamenterifen- 1551 tito, & non ofando per lo timore delle fue forze far co-fa , che gli fpiaceffe, tornò a fermarfi nel fuo primo prò* paura di pofito di perfeguitare i Farnefi con l’armi ; i quali d’ al- actonfentt tra parte eifendo già ftretti in colleganza co’1 Rè di Fran- ■‘U'ntwi*. eia, potevano meno attendere a’ partiti propofti. Quefto ftato di cofe era a tutti i migliori, & più favii moleftiifimo, conofcendofi troppo chiaro , che il continuare in quefta contefa per le cofe di Parma , non era altro che tirare ad aperta rottura i due potentiflìmi Pren- vaglio da i cipi di Chriftianità , Carlo Imperatore , & Henrico Rè di W**"-Francia, & fare la fede della guerra in Italia. Però mentre era dall’armi di Celare invitato il Pontefice alla ricuperatone di Parma, & il Rè di Francia co i iuoi danari, & con le fue genti concorreva a mantenere i Far-nefi nel poifeifo della medefima città; convenivano incon-trarfi 1* armi loro, & paifare pretto a gravi, & manifefte offefe . Onde da chi penetrava co '1 difcorfo più avanti al fine di quefti moti ^ conofcevafi , & affirmavafi efpreffa-mente, che il premio della vittoria farebbe, con certo danno in ogni evento de gl’ Italiani, rimafo proprio dell’ uno , ò dell’altro di quefti Prencipi, non mancando loroipre-tefti, ò per la rifattione delle fpefe della guerra , ò per altro , per dovere ritenere per fe fteifo quella città , che con le fue forze principalmente fuffe ftata, ò acquiftata, ò confervata. Però & il Rè faceva prontamente apparec- ^¿iFran. chio di mandare a gli attediati foccorfo , & riempì Ot- eia foecorre tavio di grandiffime fperanze ; & d’ altra parte 1’ Impera- ‘imperatóre tore havendo molto ingroffate le fue genti in Lombar- p“”ì£a(/' dia , teneva di continuo inanimato il Pontefice , co *1 promettergli di farle congiungere con i foldati della Chiefa, & di dare ordine a Don Ferrante Gonzaga, chenell’im-prefadi Parma feguiffe il voler di effo Pontefice. Il qua- Ma qu yli le nondimeno grandemente infolpettito de’ penfieri, & de’ difegni di Cefare, & deteftando quafi apertamente l’ope- «/' rationi, & il procedere de’fuoi miniftri, dava luogo già 7^777/. nell’ animo fuo a qualche pentimento delle cofe fatte , (0rdt- &