DI LORENZO CONTARINI. 1551. 61 armato come gli altri, e stia così lungamente con l’elmo in testa, e corra tanto e più lungi che ciascun altro ; e così fa nel combattere in ogni altro modo, a piedi e a cavallo; nei quali tutti esercizj riesce benissimo; ed è sanissimo del corpo, se non che alcune fiate gli dolgono i denti. Quanto all’animo, ha una bontà naturale segnalata da non gli anteponer in questa parte qual si voglia altro principe, se si volesse anco parlar de’ passati per molti anni. Desidera il bene e lo opera, ha carità, non ricusa audienza ad alcuno, e quando mangia continuamente vi è chi gli parla di alcuna cosa particolare, ed egli tutti ascolta ed a lutti risponde cortesissimamente, nè mai si vede in collera se non alcune volte alla caccia quando da alcuno gli vien dato qualche disturbo, nè però usa anco allora parola che non sia modesta ; talché è grandissimamente per questa sua natura amato da ciascuno, e si può dir poi come re adorato da’ francesi, che sogliono esser tali verso tutti i re loro. È di animo forte, per quella esperienza che se ne ha finora, e mostra ardire in tutte le sue azioni. È temperante, perocché quanto ai piaceri carnali, se vogliamo riguardar al padre e a qualche altro re passato, questo si può reputar castissimo; ed ha questo di più, che fa le cose sue in modo che non è uomo che ne parli o forse che le sappia, il che non faceva re Francesco ; talché la corte, che soleva esser licenziosissima, è ora molto regolata. Mangia sua maestà e beve moderatissimamenle, e più tosto manco di quanto si conviene al molto esercizio che fa. È tenuto da alcuni manco liberale e magnifico del padre, forse perchè dona mollo a pochi , e però non ne può toccar a tutti o non tanto. Ha donato in una volta alla duchessa di Yalentinois la confermazione di tulli gli olfiziali del regno, quale ottengono dal nuovo re con certo pagamento, del che la ne ha cavato 100,000 scudi e più ; ha donato in una fiata a mons. di Guisa, al contestabile, al maresciallo di San-t’Andrea due decime del clero, che importano 800,000 franchi, oltra molti altri grossi donativi che ha fallo a ciascun di questi in particolare; ma non resta però di donar anco