VINETIANÀ LIB. IX. 37 nuto Lufti, privato pur in quelli giorni del grado di Ba- 1538 fcià, & rilegato nella Macedonia. Ma BarbaroiTa, non ef- Barbartjf* fendo ancora tutta Tarmata ben all’ordine , con cento & e™v*rm*' venti vele, che già erano ridotteinfieme, fi conduiTenelT Arcipelago, come a fìcura preda, non eifendo in quelle ifole, che prefervate dalle ruine dell* anno paffato, con-fervavanfi ancora fotto al dominio della Republica , pre-fidio l'ufficiente a difenderle; cofi avvenne, che Schiros, àfafci' Schiaroc, Schiati , & alcune altre più ignobili, dopo peagt‘ eifere fiate miferamente depredate , caderono in potere de’ Turchi. Avvenne nella prefa di Schiati un memorabile accidente , che havendo gl' ifolani, & quei pochi foldati, che vi KotMe fi trovarono valorofamente foftenuti i primi aifalti de’Tur-chi, confidandoli nella fortezza del fito , per una rocca mnJu' pofla in luogo eminente , & dirupato ; venne poi in pen- Turcb,~ fiero, ò per timore, ò per fraude, ad alcuni principali della terra, d’arrenderfi a'Turchi. Onde temendo forfè cafligo della fua viltà , ò fcelerità, fe non fuife la cofa fucceduta, andati al palazzo, ove giacevafi ferito nel letto Girolamo Memo Rettore, il quale con T ardire fuo, & con 1’ eifempio, flando alle mura co’ foldati, haveva mantenute le fatiche, & le fperanze de gli altri, crudele mente l’ammazzarono. Per la morte del quale rimanendo ogni cola confufa, tirarono dentro la fortezza i Turchi con le funi . Quello atto crudele, & barbaro fpiac-que tanto all’ iileifo Barbaroffa , che in luogo del premio , che quelii ribaldi riportare fperavano, caftigò con T ultimo fupplicio la loro infame fcelerità,. Palsò dapoi Barbaroffa, eifendofegli molto accrefciuto Barbartjf* il numero de vaifelli d’ ogni forte , all* ifola di Gandia & per far prede , ò per tentare quelle fortezze . Erafi dì ciò havuto prima grandiffimo fofpetto , rifuonando in Co-flantinopoli pubicamente le voci di tutti, di dovere quell* anno andare all’ imprefa di Candia . Però il Senato con fomma cura le haveva proveduto di tutte le cole neceifa-rie , per poter reggere contra le forze di sì potente nemi- yint,iani-H. Tamia. Tom.II. ¿3 co: