16 RELAZIONE DI FRANCIA chi grossi e bianchi e molto più atti a veder poco che assai, il naso aquilino similmente grande e grosso molto più del dovere, i labbri etiam grossi, i quali continuamente tiene aperti, e ha alcuni movimenti di mano spasmosi che paiono molto brutti a vederli, et est tardus in locutione. Secondo la opinion mia, la qual potria esser molto ben falsa, io tengo per fermo quod de corpore et de ingenio parum valeat; tamen è laudato da tutti in Parigi per gagliardissimo a giocar alla palla,t in caccia e alla giostra, nei quali esercizi vel bene vel male mette e distribuisce tempo assai. È etiam laudato che sì come per il passato avea lasciato il carico della deliberazione delle cose sue ad alcuni del consiglio secreto, al presente ipse-met vuol esser quello che le abbia a deliberare e deffinire; le quali deliberazioni dicono che le fa con maniera grandissima. La regina è di età di anni diciassette, piccola anche lei e scarna di persona, zoppa da un piede notabilmente, ancora che si aiuti con zoccoli, brunetta e assai formosa di volto, e per la età sua astutissima, di sorte che quello che si mette in animo, o con risi o con pianti, omnino lo vuole ottenere. È gelosa, e avida della maestà del re oltramodo, tanto che da poi che è sua moglie ha preterito pochissime notti che non abbia dormito con sua maestà, ed in questo ha anche fatto buona operazione rispetto che la si trova gravida in mesi otto (1). Il reame e stato del re di Francia in effetto è grandissimo, e per il giudizio mio maggior di quello che è il comun giudizio, perchè nel dominio suo, computata la provincia della Bretagna (2), nella quale son nove città che hanno vescovato e due che hanno suffraganei, ha in tutto 47 provincie sive regiones, ut ular vocabulo proprio, nelle quali sono 36 città di arcivescovato e 128 di vescovato, che ascendono, omnibus computatis, al numero di 164 città; di tutte le quali la più (1) Partorì a’ 10 di ottobre, ond’è che neU’avvertimento abbiamo stabilito l’epoca di questa Relazione nei primi giorni di settembre. Il figliuolo che nacque di questo parto fu il Delfino Carlo Orlando, che inori il 6 decem. del 1495. (2) Nuovamente acquistata e rimasta nella corona di Francia pel matrimonio di Carlo Vili colla suddetta regina Anna, erede di quel ducato.