rii]:onal<- ¡il tempo della guerra mondiale,* e quindi sempre vere poic hé l’orografia del paese non è cambiata. L’Almagià distingueva quattro aggruppi menti principili : «) le Alpi Albanesi settentrionali * li) le cnimr montuose itila destra del Uriti ; c) la rrgiotir montuosa centrale: d) i rilievi dell"Albania cetilrit-tneridnmale e del sud-ovest ; a cui si possono aggiungere per completane il quadro: e) le Iormasioni tersiarie (nel triangolo: C. Rodoni, Vakna, Kltaivsan, già accennale) : /) le fornutsioni quaternarie (nella fascia litoranea pia-, negjfùuitc dal litgo ili Scutarì al j;olfo di Vakma). Con diverso ordine possiamo concludere che le Pn-m k» i.tioRwi K si estendono per circa ita km. di lunghezza parallelamente alla costa, e per 15-.I0 km. di profondità verso l’interno, intramezzale «Lille propaggini d«-i rilievi che da oriente si «-stendono verso il mare. Queste pianure costiere, formate dalle alluvioni del Drin, del Mali, «l«-llo Skumbi, del S»im-ni e «k-lla \'musso, sature di umidità, inondate nell’invrro© dallo straripare «lei fiumi, tormentate in «-Mate dalla malaria, posseggono tutti i requisiti |*-r una regolare fertilità, ma occorre metterli in valore con un diligente lavoro di canalizzazioni- che p«*r ora manca, salvo in quelle plaghe già bonificale dagli Italiani. Perciò esise sono state fino a ieri s«|unllide e disseminate di miseri vil-laggi, abitati «Li poche tribù che in «-siale migrano \«-rm» k- montagne dell’interno a scopo «li transumanza ik-i gn-ggi. Ai piedi «k-i riluci che si protendono sulle pianure j. ('Ir. Niiii.:ii umi un; t'rnmi t*fi*i i»B' IIWi (■■>14-1*1.