PI LORENZO PR1ULI. 1582. 447 santamila scudi d’entrala di terre e signorie de’beni materni e pretendendo anco sopra il ducato di Bretagna, o almanco di aver qualche grossa ricompensa dal re. Mantova ha grandi interessi con Spagna per rispetto del Monferrato, e però è tenuto spagnuolo per necessità almanco. Parma è del tutto dipendente da Spagna, o per volontà 0 per necessità. E Urbino è principe di così poco stato, che in Francia non si tiene conto di lui. Oltra che anco pare che dipenda da Spagna. Resta eh’ io consideri la persona del signor Turco , con il quale i francesi hanno due cause grandi di tener amicizia e intelligenza. L’ una è per tener bilanciale le forze marittime di Spagna, non avendo loro nel mar Mediterraneo forze a sufficienza per opporsi a quelle di Spagna. L’ altra è il rispetto del negozio che hanno con i paesi turcheschi, così in Levante come in Africa. È vero che, secondo i fini e disegni dei re di Francia, si tiene più e manco conto di quella nazione ; però il re presente, che disegna viver in pace, non tiene della loro amicizia quel gran conto che solevano tener 1 re suoi antecessori. Vorrebbe bene monsignore suo fratello che si procedesse altrimenti, e si crede che sua altezza abbia qualche privato agente e secreto a quella Porta per sollecitarla contra spagnuoli. E se i turchi andassero con le armate loro in Ponente, non è dubbio alcuno che, come ad amici, non sarebbe loro negato nè porti nè vettovaglie per i loro bisogni. Ma è ormai tempo di finire, e di parlar di questa Serenissima Repubblica, la quale può star sicurissima di essere grandemente amata da sua maestà, perchè oltra i rispetti d’una vecchia amicizia, che ha durato dal re Francesco I fin ad ora tra quella corona e questa Bepubblica senza alcuna intermissione, e il desiderio che devono aver i re di Francia che questa Repubblica si mantenga grande in Italia, essendo restata solo contrappeso delle cose, tiene il re presente particolarissimo conto dei favori ricevuli in questa città, e di aver conosciuto in ogni stato e condizion di persone così buona volontà verso di lui, che si sente infinitamente obbli-