DI MATTEO DANDOLO. 1542. 51 di esserci trovali lontano da sua maestà quanto è da qui a Milano; e questo ne occorse all’ arrivo della nuova della morte del Fregoso e Rincone (1), essendo noi tutti a Broagio e il re nel Limosino; e da Pasqua in qua siamo stati lontani 1’ uno dall’ altro otto e dieci leghe, chi innanzi chi dietro la corte, che non solo da quelli di casa non potevamo intendere alcuna cosa, ma nè manco l’un dall’altro di noi; che quando eravamo insieme 1’ un coll’ altro ci aiutavamo al sottraer (2). Ma di esso signor Turco mi disse S. M. cristianiss. il dì del Corpus Domini, com’ io scrissi alla Serenità Vostra, ch’egli ringraziava Dio che per i suoi avvisi , più freschi assai dei miei, era certificata che non uscirebbe con armata di mare se non con 40 o 50 galere per guardia delle sue marine, e da terra un solo sangiacco con 15 o 20 mila cavalli per 1’ Ungheria; che però di questo esercito di terra dubitava che sarebbe maggiore, quand’esso signor Turco intendesse le provvigioni d’Alemagna; sicché ringraziava Dio che se fosse per fare alcuna cosa coll’imperatore (volendo inferire di guerra) sarebbe tra ambedue loro soli, e non con quella compagnia che gli era tanto rimproverata. Con tutto ciò al mio partire dalla corte si cominciò a dire che 1' armata del signor Turco cominciava ad apparire nel mare di Lioue; dal che venne il discorso che avessimo dalla regina di Navarra, che per l’ultime scrivessimo alla Serenità Vostra; e mi fu affermato da persona intelligente che con questo fondamento si anderebbe a fare la guerra in Spagna per 1’ aiuto che si avrebbe da tale armata; e nel mio essere a Lione s’ affermava quasi per certo eh’ essa sarebbe d’ora in ora in vista di Marsiglia per congiungersi con quella della maestà sua, quale intesi essere di 15 galere, due galeotte, ed altri legni alla somma di 24; e per questo effetto credelti che fossero fatti tanti biscotti quanti scrissi alla Serenità Vostra, intendendo che se ne facevano tra la Provenza e la Guascogna quintali centomila. (1) Due inviati che Francesco 1 mandava secretamente al Sultano , fatti uccidere proditoriamente dal marchese del Vasto in Lombardia nel 1541 ; che fu pretesto a quel re di ricominciare la guerra nell’anno appresso. (2) Cioè a indagare qualche notizia.