DI GIOVANNI M1CHIEL. 1572. 289 nel camminare ed andar innanzi, lo coglieva nel petto e lo espediva. Intesasi la cosa, fu, come è da pensare, grandissima commozione per tutto, e massime in corte, credendo ognuno che fosse stata fatta tirar da mons. di Guisa per la vendetta del padre ; conciossiachè la finestra, donde fu tirata, era dello alloggiamento di madama sua madre ; il quale alloggiamento era a questo fine studiosamente stato lasciato vacuo, essendosi madama ritirata in un altro. Portatane la nuova al re, che stava giocando alla palla appunto con mons. di Guisa, dicono che si facesse pallido e restasse smarrito oltre modo, e senza dir parola si ritirasse alla camera, dando segno di esser oltre modo alterato e di sentirne grandissimo dispiacere. Tulli gli aderenti e seguaci dell’ ammiraglio, e quelli della religione, concorsi in grandissimo numero per le nozze del re di Navarra e di Condè a Parigi ( che è quello che sopra ogni altra cosa è desiderato da’ francesi, come che a Parigi sia, come è in effetto, la prima terra di Europa e forse del mondo ; non parendo a loro francesi di poter vivere quando sono impediti di andarvi, sì come per causa dei turbini era avvenuto a molli che per parecchi anni non avean avuto ardir di condurvisi), corsero immediate all’alloggiamento dell’ammiraglio; e non polendosi allora ben vedere se il colpo fosse mortale, o se fosse per perdere il braccio, non lasciavano però di gridare e di bravare, che quel braccio dell’ ammiraglio costeria più di quaranta altri mila bracci. E andati alcuni de’loro principali al desinar del re, ne fecero gravissima querela, parlando molto altamente e ricercando presta e severa giustizia, dicendo che altramente non mancheria chi la facesse ; e poco mancò (sì come riferì di poi il capitano Brichemot (Briquemault), uno de’loro principali, che fu poi ritenuto, e cavato fin di casa dell’am-basciator d’Inghilterra, dove si era nascosto, e ultimamente è poi stato impiccato ) poco, dico, mancò che il medesimo giorno questi della religione, ridottisi tutti insieme, non andassero armati, sì come avean deliberato, al palazzo di Lo-vero, alloggiamento del re, dove alloggiava anco mons. de Guisa, per ammazzarlo fin dentro le sue stanze, sforzando le 37