DI GTOVANNI CORRERO. 1S69. 195 abbiano nessuna cattiva inlenzione, pure vogliono aprirli, leggerli ; e trovandoli pieni di belle parole, con autorità della Scrittura, non sapendo essi che anco quelle autorità sono tronche e adulterate, si confondono il cervello. Subentra poi la libertà del vivere, nella quale se cominciano a mettere il piede, si precipitano, che non li terrebbono quanti argani sono nel-1’ arsenale. Se in Francia avessero così i ministri predicalo l’astinenza del vino come hanno dato licenza di mangiar carne il venerdì e sabato e in ogni altro tempo dell’ anno, credami Vostra Serenità che non vi saria un ugonotto solo. E poiché si vede per chiara e certa esperienza, che la natura umana porta seco questa imperfezione, che nelle cose in cui dovressimo essere più fermi e costanti, ci dimostriamo più volubili e più leggieri ; mai quel principe sarà giudicato troppo diligente, che impiegherà ogni suo pensiero in tener lontano dal suo regno questi moti di nuova religione, perciocché mai si è veduto mutare religione che insieme non si sia mutato anco il governo. Se il re Francesco I, sotto il quale cominciarono 1’ eresie di Francia, fosse stato presto a rimediare, i suoi nipoti non si troveriano nell’ angustie in che si trovano. Ma il non stimare, e credere che poco o niente potessero operare cento o duecento eretici in un popolo di quindici o sedici milioni d’ anime, è stato causa che in breve tempo si sia deformato il più bel regno del mondo. Del quale, poi che ho parlato fin qui della mala disposizione degli uomini, è ben ragione che io tocchi ancora delle qualità sue naturali, le quali sono da essere altrettanto senza dubbio laudate e desiderale, quanto quella, fuggita e vituperata. Sebben l’Italia è connumerata meritamente tra le belle parti del mondo, pur con tuttociò abbiamo da confessare che nelle cose naturali è altrettanto superata dalla Francia quanto supera essa e vince la Francia nelle cose accidentali. Perciocché nell'Italia si vedono molto più città più grandi e più magnifiche, ha edilìzi più nobili , e in fine v’ è lutto più bello quello che dipende, più che dalla natura, dall’ industria e dal-l’ingegno dell’uomo. All’ incontro nella Francia si scuopre un paese tutto bello e tutto buono (che così non si può dire