400 RELAZIONE DI FRANCIA sua figliuola al re Carlo suo marito, sì come dopo, divenuta vedova, la ricondusse anco di Francia in Germania. A questo conte adunque, e per il merito suo, e per quello de’ suoi maggiori, fu dato dal re di Spagna il governo del contado di Hai-naut, nel quale tuttavia continua; provincia di quella importanza che ho di già narrato, e tanto più stimata quanto che essendo opposita alla Piccardia, viene ad essere frontiera dei francesi, naturali e capitalissimi nemici de’borgognoni; e però sempre confidata ad uno de’ più fedeli al re, e de’ più principali del paese. Comanda ordinariamente, chi ha questo governo di Hainaut, alla cittadella di Cambrai, città nobilissima; e benché situata in questo contado, però terra imperiale, e libera. Della qual città, per esser porta e ingresso all’ inimico, volle 1’ imperator Carlo, per meglio assicurarsene, appropriarsi la cittadella, levando la guardia di quella ai propri cittadini, e mettendola in altri che dipendessero da lui. Ora avendo il principe d’ Oranges (non so per qual causa o qual sospetto) falla levar essa cittadella dal governo e dalla obbedienza del conte, con aver fatto comandare dagli Stati a quel capitano di non riconoscere più il conte per superiore, ma essi Stali solamente ; avendo avuto disegno il principe di levargli, oltra questa, anco lutto il governo del contado (il che non gli è però riuscito) ; perciò essendo tra di loro nata capitale inimicizia, notissima a ciascuno, non che a don Giovanni, non ha esso saputo o voluto valersi dell’ occasione, con far opera di guadagnar il conte, sì come gli saria riuscito facilissimamente per i molli e larghi modi che ha il re di Spagna di poterlo fare ; essendo il conte cattolicissimo, come è tutto quel contado, insieme con quello di Artois, che gli è propinquo ; e non essendosi per altro mosso il conte contra il re, se non perchè fossero levati gli spagnuoli e i soldati forestieri ; come non solo lo aveva acconsentilo il re per la capitolazione di Gant, ma si era eseguito in parte con l’uscir de’ spagnuoli. Nè era dubbio che con il guadagno del conte, disgiungendolo dagli Stati e tirandolo don Giovanni dalla sua, invitasse gli altri, massimamente i cattolici, a fare il medesimo, e venisse in questo modo a indebolir tanto più il prin-