442 RELAZIONE DI FRANCIA ce, procede più destramente di tutti gli altri. E veramente se il re non fosse saldissimo in questa risoluzione, si correrebbe rischio di veder una total separazione di quella Chiesa dalla Romana , essendo ora il parlamento di Parigi, che altre volte ha sostentato più d’ ogni altro la religion cattolica, ripieno di consiglieri giovani e male affetti. Con l’imperatore poi, se si considerano i rispetti dell’imperio, questi sono avuti ora in Francia in poca considerazione, vedendo come ora passano le cose sue, e quanto egli sia in poca stima; tanto più che sono certi nei loro bisogni poter, anco senza licenza dell’ imperio, levar di Germania quanta gente vorranno, servendo quella nazione indifferentemente chi la paga, e non mancando loro il mezzo di molti signori dipendenti, a’quali la corona dà pensione ordinaria. E quanto alla persona dell’ imperatore, e de’ suoi stali particolari, di questo non vien tenuto molto conto per la sua debolezza, e per esser principe molto lontano. Ed è poco amato come principe dipendente da’ spagnuoli e loro fautore, e per il torto che loro fece levando il luogo all’ ambasciatore francese in concorrenza di quello di Spagna. Di modo che il re di Francia tiene ora solamente un suo agente presso l’imperatore, e l’imperatore non tiene in Francia nè ambasciatore nè agente. Passando poi al re cattolico, prima non è dubbio alcuno che tra le due nazioni non è nè sarà mai buona intelligenza per la mala inclinazione naturale che ha 1’ una parte verso I’ altra, e per le molte pretensioni antiche e moderne che hanno sopra gli stati 1’ uno dell’ altro. E quanto alla persona del re cristianissimo, siccome spagnuoli possono esser certi che il re per sua naturai inclinazione non vuole la guerra con loro, così anco possono creder fermamente, che a lui non siano del tutto discari i suoi travagli; tanto più avendosi tenuto grandemente offeso che in luogo d’ esser ringraziato di non aver tenuto mano nelle cose di Fiandra, sia stato con pochissimo rispetto travaglialo e offeso nelle cose di Saluzzo. E se bene gli spagnuoli si dolgano ancor loro che sua maestà non abbia impedito il fratello per tutte quelle strade che avrebbe potuto, tuttavia non pare a’ francesi che abbiano