314 RELAZIONE DI FRANCIA regno di Francia , che per tant’ anni ha potuto senza manifesto danno sostentare al di dentro lo splendore di quella regia casa, e condurre al di fuori sì diverse e lunghe guerre con nazioni e principi grandissimi , al presente si trova dif-formato quasi per ogni sua parte; talché quelli che per l’avanti 1’ han frequentato, ora gli par di vedere un nuovo regno. Da per tutto si vedono ruine ; il bestiame in gran parte distrutto, per il che quantità grande di terreni buoni vanno inculli, e molti contadini vagabondi per necessità han convenuto lasciar le proprie case; tutto è montato a prezzi insopportabili, massime i viveri, che io ho pagali sei volte tanto di quello che soleano valere ; la gente non è più , come solea essere, leale e cortese, perchè o la povertà gli ha levato 1’ animo e 1’ ha insalvatichita , o il sangue sparso e le fazioni che regnano 1’ han fatta maliziosa e come fiera. Nè sarà maraviglia che il regno sia venuto a stato tale, se si vorrà considerar la differenza delle guerre civili dalle esterne ; perchè con queste si combatteva solo alla frontiera, o in qualche altra parte lì vicina, senza che il resto ne patisse o cessasse d’esser coltivato, mentre con le civili non restava membro sano; ogni provincia, ogni terra, ogni villaggio era diviso in crudelissime fazioni, che attendevano con ogni potere a ruinarsi, per non dir degli eserciti potentissimi di gente forestiera , che sì lungamente han vissuto a discrezione nelle viscere d’ esso , rubato e portato via quanto sia stato possibile; e per il tempo che la guerra non era , non è cessata però la ruina , perchè dalla gente d’ arme ordinaria di sua maestà e dalle compagnie intrattenute, non essendo pagate, vien fatto grandissimo danno, vivendo ognuno a discrezione sopra del povero popolo sotto quest’ ombra di non esser pagato. E prometto a Vostre Signorie Illustrissime che a chi non vede è .difficile creder il danno grande che per tutto il regno è causalo , e principalmente dalla gente d’arme; perchè, oltra quello che ■ consumano , se il povero contadino ha un buon cavallo per arar le terre, o altra cosa che lor piaccia, la pigliano, nè i meschini hanno pur ardir di lamentarsi ; iu modo che la cosa è ridotta a termine, che quando in una villa arriva qual-