212 RELAZIONE DI FRANCIA alle mani insieme. Con tuttociò si può esser più che certo, che, mentre la regina vivrà o comanderà, non si ha da vedere guerra tra quei due re, perchè sua maestà conosce che l’amicizia di Spagna gli apporta riputazione. In particolare poi è di natura, che vorrebbe godere in pace questo dominio: è oltre di ciò stanca de’ travagli passali , e poco fidandosi dei francesi, dubiterebbe che il re suo figliuolo fosse più atto a perder del suo che a guadagnar di quel d’altri. L’amicizia e buona intelligenza tra quelle due corone riesce a questi tempi a grandissimo benefizio di tutto il cristianesimo ; nè può, per quanto si discorre, essere sospetta ad alcun principe. L’utilità si vede, perchè, se staranno unite, potrà il re cattolico guardare e tener in freno la Fiandra; potrà all’incontro il re di Francia attendere a nettare il suo regno. Ma se fossero discordi, difficilmente il re cattolico impedirebbe che quei popoli (quali sono infestissimi, se ben ora per timore e concorrenza l’un dell’altro vogliono essere tenuti santi) impedirebbe, dico, che, con la spalla di Francia e favor di Germania, non tumultuassero. Dall’ altro canto il re di Francia sarebbe necessitato servirsi degli ugonotti, dar loro l’arme in mano, e così preparar loro il modo di porre maggiormente sottosopra quel regno, e il cristianesimo in non poco bisbiglio. Non può esser sospetta 1’ amicizia di quelle due maestà, perchè il re cattolico non è di natura di far torto ad alcuno ; ed il re di Francia tanto è intricato nelle cose proprie, che non potrebbe farlo, se ben volesse. A tal che si può dire in poche parole, che I’ amicizia tra que’ due re giovi a molti, e non nuoca a persona. Al re di Portogallo si darà, dicono, per moglie, secondo la richiesta del re di Spagna, madama Margherita, e così sarà maggiormente stabilita l’amicizia con quella corona, la quale ha desiderato sempre questo parentado, sebben non ardiva mostrarsi, per rispetto del re Filippo suo zio, e della madre, la quale diceva di essere in compromesso cou l’imperatore. Ma il suo ambasciatore bene spesso mi diceva che il suo re non aveva più bisogno di parentarsi con la casa d’Austria, essendosi tante volte date e tolte donne dall’ una