202 RELAZIONE DI FRANCIA può risultare in benefizio di quel regno, anzi di tutto il cristianesimo. Poi che ho cominciato a toccare de’particolari, sarà bene che io mi spedisca de’ principi del sangue, e finalmente anco delle loro maestà cristianissime. 11 sangue regio è molto riverito in Francia. E parlerò di quei principi non per età ma secondo che son più propinqui alla corona. Il primo viene ad essere il principe di Navarra, che è di sedici anni, giovane pieno di spirito, ed allevato dalla madre così fissamente in questa nuova religione, che, a giudizio commune, potria essere (se Domenedio non ci provvede) un flagello de’nostri tempi. Dopo lui succederebbe il Cardinal di Borbone suo zio ; ma è prete sacralo. Questo è un principe pieno di bontà, che non saprebbe nè anco intorbidare l’acqua se ben volesse. Dietro a questo seguono i figliuoli che furono del principe di Condè ; ed il maggiore può avere quindici anni : e saranno tanti refugi di malcontenti. L’ ultimo è il duca di Monpensiero, il quale è tenuto più alto a governare un monasterio di frati che a comandare ad eserciti. Ha un figliuolo che si chiama il principe delfino, il quale sin qui non mostra di degenerar troppo dal padre. Vengo ora alle loro maestà, cominciando dalla regina come dalla radice. È sua maestà entrata in cinquantuno anni dalli 13 aprile in qua ; nè questi anni, se ben son molti, arguiscono in lei vecchiezza o debolezza, perchè è di gagliarda e forte complessione, e tanto che a caminare non vi è persona della corte che possa tenergli dietro. Il grande esercizio gli causa appetito; mangia poi sua maestà assai, e d’ogni cosa indifferentemente : da che concludono i medici che per questa causa ella s’ ammala spesso di malattie fastidiose, che la conducono fino alla morte. Ritiene quella regina dell’umore de’ suoi maggiori ; però desidera lasciar memoria dopo di sè, di fabbriche, librarie, adunanze d’anticaglie (1). E a tutte ha dato principio, e tutte ha convenuto lasciar da parte, e attendere ad altro. Si dimostra principessa umana, cortese, pia- (1) La grande Biblioteca di Parigi deve a lei la metà dei 51SS. di Costantinopoli già comperati da Lorenzo il Magnilìco.