154 REi.AZ10.NE DI FRANCIA non solamente del regno suo ma ancora di lulla la cristianità E perchè la cura principale consisteva nella radice e nella causa del morbo, a questa bisognava di ragione attender primieramente, a cercare d’ estirparlo in tutto. Per la qual cosa sua maestà, dopo aver fatto pubblicare un editto molto severo contra ogni sorte di setta e di ragunazion di eretici (il qual fu confermato e approvalo dal parlamento di Parigi), aveva pensalo di provvedere anco ai capi principali, e di punire i primi fautori della nuova religione. Ma fu poi il pio e giusto suo disegno dall’ immatura morte interrotto. Era senza dubbio la causa principale e la radice delle eresie, nata nei grandi ; ma come nata e accresciuta fosse, ora da me sarà a vostra serenità chiaramente dimostrato. La casa di Guisa (e primieramente Lorena) in tempo di Francesco 11 governava quasi sola il regno di Francia, e era allora la casa di Borbone tenuta bassa. Per questa cagione adunque il re di Navarra e Condè (poiché conobbero eh’essi i quali eran del sangue reale, e più alla corona vicini d’ ogn’ altro, dopo i fratelli del re, erano in poca stima avuti, e dall’altro cauto che la casa di Guisa, che non era del sangue, anzi d’ origine forestiera, sola dominava con lanla autorità e reputazione) deliberarono non solamente di deprimerla, ma anco forse, come fu dello, di levar al cardinale di Lorena la propria vita. Per il qual elfetto parve loro che non fosse alcuna strada più facile nè più espediente, ch’eccitar d’ogni parte e commover gli eretici a prender l'armi conira essa casa di Guisa. Onde il principe di Condè, più ardito e maggiormente appassionato del fratello, lutto pieno d’ ambizione e desiderio di dominare, si fece capo dei nuovi evangelisti. E perchè non si poteva per la teina del re così facilmente e così presto far molo d’importanza, fra tanto s’andavano spargendo ogni dì per tutta la corte e per il regno molti libelli stampati, e scritti diffamatorii conira la suddetta casa, e massimamente contro la persona d’esso cardinale; il quale, perchè conira l’eresia procedeva severamente, diede loro, con l’esortazione e incitamento del principe di Condè, maggior argomento di far sedizioni e tumulti, e di pensare di levarselo dinanzi affatto. E di