DI LORENZO CONTAR1N1. 1551. 73 particolarmente per il suo ingegno e bontà ; e quanto alle cose ordinarie è assai ben trattata, perocché ha 200,000 scudi da spendere ogni anno, se ben non le bastano perchè è liberalissima. Tien gran corte d’uomini e donne, fra le quali vi sono delle principesse ancora, e tutti sono provvisionati da lei; spende nelle tavole e per sè e per i suoi, in stalla, vestire* donativi, maritar donzelle ed altro, in modo tale che la pensione non le basta, sì che il re convien alcune volte supplire con donativi estraordinarj. Stette questa signora nove anni maritata che non potè mai ingravidare ; in modo che essendo già morto il Delfino, e dubitandosi che non avesse più a far figliuoli, si lasciò intender il re Francesco che voleva che il figliuolo facesse divorzio, giudicando anco forse poter con qualche nuovo parentado accomodar meglio le cose sue; ma ella, accortasi di questo, rimediò con la sua prudenza parlando prima al marito, il quale, perchè l’amava, fu facile a lasciarsi persuadere, e poi al re Francesco ; al qual disse che aveva inteso che era intenzione di sua maestà di dar altra donna per moglie al suo marito, e che poiché non aveva fin allora piaciuto al Signore Dio concederle la grazia di far figliuoli, era ben conveniente, quando non piacesse a sua maestà di aspettar più, che si provvedesse alla successione di tanto regno, e che ella per le molte obbligazioni che aveva alla maestà sua, che si era degnata di accettarla per nuora, era più tosto per sopportar quel gran dolore, che contrariare al volere della maestà sua, e che si risolverebbe o di entrar in un monasterio, o piuttosto, se così fosse per piacer a sua maestà, restar al servizio di quella ben avventurata che avesse ad esser moglie di suo marito. E queste parole disse piangendo al re Francesco, che era di animo nobile e facile, e che però si commosse talmente che le disse : Figliuola mia, non dubitate, che poiché Iddio ha voluto che voi siate mia nuora e moglie del Delfino, non voglio che se ne faccia altro, e piacerà forse ad esso Signore Dio donar grazia a voi ed a me di quello che più desideriamo. E così fu ch’ella ingravidò poco appresso, e partorì l’anno del 43 un figliuolo maschio con estrema contentezza d’ognuno ; il quale fu chia- 10