DI MATTEO DANDOLO. 1542. 49 circa la presente guerra. E principierò dai minori, come dal re di Portogallo (1), verso il quale sua maestà cristianissima, per la benigna ed amorevole di lui natura, credo che sia di buona inclinazione. È vero che ha seco differenze in due cose: una è circa le spezierie che sua maestà cristianissima non vorrebbe lasciar passare per i porti suoi in Anversa, per far dar maggior ricapito alle sue eh’ essa fa condurre d’Ales-sandria e d’ altrove, come ne ho scritto con alcune mie alla S. V. ; e questa difficoltà pare che ancora non sia risoluta, nella quale non manca di continuo travagliare l’oratore di quella maestà, eh’ è persona molto onorata e discreta. L'altra cosa, in che si può dire esser qualche difficoltà, è che S. M. cristianiss. ha molto instato per aver da quel re la figliuola che fu di suo padre e della presente regina di Francia, la quale ha così grossa dote (2); ma per la verità gli è stata data poca orecchia, se bene vi mandò il vescovo di......... persona qualificata, per ambasciatore espresso per questo affare, e con lettere molto efficaci della sereniss. regina sua madre. 1 contrari par che siano stati, prima l’imperatore, poiché quel re s’ è lasciato intendere assai largamente di non poter disponer senza il consenso di esso; poi che non vogliano lasciar uscir per quella figliuola quel tanto oro dal regno, ma la vogliano dare a un gran principe di quello, che è ricchissimo; e finalmente, come si crede, che sia stata ben avvisata del vivere delle gran dame di Francia; talmente che al partir mio dalla corte era ritornato il detto ambasciatore senza avere potuto operar cosa alcuna. Verso il re d’Inghilterra (3), si può stimare S. M. cristianiss. di buon animo e volentieri starsi in pace seco; che sebbene solevano già i francesi temer gl’inglesi, ora possono star assai più sicuri per le molte fortificazioni fatte da S. M. cristianiss. a quelle frontiere; nè ha mancalo da lei, per quanto (1) Giovanni III. (2) Maria di Portogallo, nata dal grande Emanuele e da Eleonora d’Austria sorella di Carlo V, la quale rimasta vedova nel 1521, sposò nel 1526 Francesco I di Francia. Di lei, della sua dote, e del come morisse nubile è discorso nel Tomo I di questa serie a pag. 182, 183. (3) Enrico Vili. 7