DI MICHELE SORIANO. 1862. 125 cosa ; e non è niun consiglio nè magistrato di tant’ autorit;» che possa moderare l’azioni sue, nè niun principe o signore nel regno di tanta audacia che ardisca opporsi alla sua volontà, come suole occorrere in altri regni. Perchè i principi del saDgue ed altri grandi sono tanto poveri, e di tanto poca autorità a comparazione del re, che movendosi conira di quello non averiano seguilo. Sono poveri, perchè tutti gli stati, lutte le ricchezze d’importanza delle maggiori case del regno si souo fatte in varii tempi della corona, o per mancamento di maschi, come fu lo stato di Provenza, d’Angiò, di Berrì, di Alansone, di Guienna, di Bretagna; o per successione nel regno, come fu la casa d’Orleans e Angoulem, e prima quella di Yalois ; o per confiscazione, come fu lo stato di Borbone in tempo del re Francesco I. Hanno poca autorità, perchè non è niun principe nel regno che abbia giurisdizione nei popoli, eccetto il re solo; e sebbene si nomina un fratello del re duca d’Orleans e un altro duca d’Angiò, tuttavia non hanno altro che il titolo e l’entrata, perchè il re comanda, e non loro. Quanlo ai consiglieri e magistrati basta dir questo, che il re li ordina ed elegge tutti a suo arbitrio. 11 consiglio degli altari, nel quale si suol trattare le materie di stato, è di poche teste, e de’ più intimi e più cari al re, e qualche volta d’un solo, come fu il contestabile al tempo del re Enrico, e il cardinale di Lorena a tempo di Francesco II. Questo consiglio è nuovo, ed introdotto dal re Francesco 1, che aveva in odio il consiglio di molli ; e fu il primo dei re di Francia che facesse le deliberazioni grandi di sua testa ; e si chiama degli affari, perchè inlauto che quel re si levava del letlo, e intanto che slava alle sue comodità, che con questo vocabolo si suol dire affari, aveva appresso di sè quelli di chi più si confidava; e quel luogo dove trattava tutte le cose più importanti ha dato il nome al consiglio, e s’ è conservato ancora da poi in tempo de’ successori, sebbene è variato il modo, perchè ha fatto consiglio ordinario, nel quale si suol sempre introdurre persone principalissime e confidentissime. E al consiglio privato, nel quale si soleva trattare le materie grandi, che adesso